Bonus, quali banche acquistano crediti oggi o stanno per riprendere a comprarli? Starebbe portando ai primi risultati la “moral suasion” del governo guidato da Giorgia Meloni – e soprattutto la persuasione del ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti – di riaprire i rubinetti degli acquisti dei crediti laddove ci sia dello spazio fiscale non ancora esaurito. Alcune banche avrebbero accettato, con cautela, a una riapertura delle operazioni relative ai bonus edilizi e al superbonus. E, nei prossimi giorni, si potrebbe assistere anche a nuove riaperture sulla spinta della scadenza della comunicazione delle opzioni di cessione dei crediti e degli sconti in fattura. Peraltro, anche le novità in arrivo sugli accordi tra banche o istituti finanziari e investitori potrebbero agevolare la conclusione di contratti di vendita.

Bonus quali banche acquistano crediti?

Sono due, in particolare, gli istituti bancari che sarebbero pronte alla riapertura dell’acquisto dei crediti d’imposta derivanti dai bonus edilizi e dal superbonus. Il primo è il Banco Bpm che fa sapere di avere impegni per “l’acquisto di crediti fiscali già sottoscritti” che farebbero riaprire cautamente a nuove operazioni. Quindi si tratterebbe di una riapertura selettiva più che indiscriminata. Anche il Crèdit Agricole sarebbe pronto alla riapertura per l’acquisto dei crediti dei bonus edilizi non appena sarà definito il nuovo quadro normativo. Le nuove regole arriveranno già dalla prossima settimana con il voto degli emendamenti apportati al decreto legge numero 11 del 17 aprile scorso in vista della conversione. Il riferimento più atteso sulla cessione dei crediti è la possibilità che gli istituti bancari e i privati e le imprese possano arrivare a un accordo di massima sulla vendita dei bonus, sottoscrivendo in tempi successivi il contratto.

Bonus quali banche acquistano crediti: Sanpaolo sta comprando?

Ciò consentirebbe a chi ha fatto lavori rientranti nel superbonus e nei bonus edilizi di poter avere l’accettazione della pratica per procedere con la comunicazione all’Agenzia delle entrate entro la scadenza del 31 marzo 2023. Secondo quanto fa sapere Il Messaggero, Intesa Sanpaolo avrebbe raggiunto la propria capacità fiscale. In tutto, avrebbe acquistato 16 miliardi di euro di crediti dei bonus con 200.000 pratiche evase. Tuttavia, quello di Intesa Sanpaolo è uno dei nomi che circola con maggiore insistenza tra le attese di riapertura. È necessario attendere comunicazioni ufficiali dell’istituto bancario. Una riapertura del plafond fiscale di spesa potrebbe arrivare dalle quarte cessioni, utilizzate da Intesa negli scorsi mesi per liberarsi di crediti rimasti fermi nel cassetto fiscale.

Poste Italiane e Unicredit, la situazioni sulla cessione dei crediti d’imposta

Secondo Repubblica, anche Poste Italiane e Unicredit sarebbero pronte a riaprire alla compravendita dei crediti d’imposta dopo l’invito del ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, a verificare quanto spazio fiscale ci sia ancora per acquistare i bonus. Ma sono ipotesi che dovranno essere verificate nei prossimi giorni. Dalle ultime stime fatte a inizio di marzo dal direttore dell’Agenzia delle entrate, Ernesto Maria Ruffini, davanti alla Commissione Finanze della Camera, le banche e le assicurazioni avrebbero ancora un potenziale di acquisto dei crediti dei bonus edilizi di circa 17,4 miliardi di euro.

Cessione crediti bonus: quali sono le novità in arrivo sul superbonus

Va precisato che è un potenziale che si potrebbe tradurre in un reale numero di acquisti molto più limitato. Istituti bancari e assicurazioni potrebbero, legittimamente, non essere interessati a riaprire i rubinetti degli acquisti crediti. Più prudenzialmente, si stima una cifra complessiva pronta per il mercato tra i 6 e i 7 miliardi di euro. Risorse che darebbero ossigeno al mercato della compravendita dei bonus, ma che potrebbero essere riviste anche al rialzo con le novità normative in arrivo la prossima settimana. Perde consistenza, infine, l’ipotesi circolata negli ultimi giorni dell’istituzione di una piattaforma dedicata dalla quale far passare i crediti dei bonus edilizi in vendita. Sarebbero troppo brevi i tempi, rispetto alla scadenza del 31 marzo prossimo, per mettere in piedi un meccanismo che, comunque, consentirebbe a privati e imprese di essere sempre al corrente delle condizioni di vendita del mercato.