Le norme anti-abusi contro minori sono state confermate da Papa Francesco. Ci sono voluti quattro anni di sperimentazione per vedere aggiornata la versione del motu proprio “vos estis lux mundi” in cui, ora, sono state integrate nuove disposizione per contrastare ogni genere di abuso contro minori e adulti vulnerabili. Si tratta dell’ennesima azione ‘riformista’ da parte di Francesco che – in questo senso – sta operando secondo quanto promesso.
Il Pontefice ha esteso anche la responsabilità da parte di vescovi e superiori religiosi, integrandola anche a laici moderatori di associazioni internazionali di fedeli riconosciute dalla santa sede. Si tratta di una novità che conferisce maggiore sicurezza e giustizia, con il testo che viene armonizzato rispetto a quanto introdotto nel 2019.
Norme anti-abusi Papa Francesco, cosa sono e di cosa trattano
Le norme anti-abusi volute da Papa Francesco sono state inserite quattro anni fa, entrate in vigore nel maggio 2019. Con questo nuovo aggiornamento, le nuove norme verranno applicate e dovranno essere seguite dal prossimo 30 aprile. Tra le novità più importanti, come accennato poco sopra, c’è l’estensione delle responsabilità non solo a vescovi e superiori religiosi ma anche – si legge nel testo – a “fedeli laici che sono o sono stati moderatori di associazioni internazionali di fedeli riconosciute o erette dalla sede apostolica, per i fatti commessi.”
Inoltre, non si parla più solo di abusi su minori, ma le norme riguardano quegli atti compiuti anche su adulti “vulnerabili”. Precedentemente, il testo accennava solo ad “atti sessuali con un minore o con una persona vulnerabile”. Ora, nella nuova versione, si parla di “delitto contro il vi comandamento del decalogo commesso con un minore o con persona che abitualmente ha un uso imperfetto della ragione o con un adulto vulnerabile”.
Per ultimo, segnaliamo anche la precisazione della parte dove si chiede di salvaguardare “la legittima tutela della buona fama e la sfera privata di tutte le persone coinvolte”.