Due genitori di Cremona, che anni fa avevano adottato un figlio per poi abbandonarlo dopo cinque giorni, sono stati condannati per inadempienza. I due, per essersi sottratti agli obblighi di assistenza di coppia, sono stati condannati a tre mesi di reclusione e una provvisionale di diecimila euro. I genitori sono stati denunciati dal figlio, un ragazzo brasiliano di 26 anni che all’epoca dell’accaduto ne aveva solo dieci.
L’abbandono e le difficoltà del figlio
Il ragazzo, da quel giorno, ha passato una vita difficile tanto da finire in carcere a Modena per piccoli furti e reati minori, anche per lo stato di abbandono a cui era stavo condannato.
Non sono alla ricerca di pietà o di commiserazione. Sto scontando la giusta pena, ma per la prima volta, qui in carcere c’è qualcuno che mi ascolta, mi spiega i miei diritti e doveri. L’unica cosa che ho ricevuto dalla famiglia italiana è il cognome
Queste le parole del sudamericano in un’intervista. Il ragazzo è riuscito a far sapere della sua storia grazie all’incontro in carcere con l’avvocato Gianluca Barbiero che lo ha assistito durante tutto il suo percorso fino ad ottenere giustizia dopo 16 anni. La vittoria è arrivata anche in secondo grado: la sentenza di condanna contro i genitori è stata confermata nel 2021 dalla Corte d’Appello di Brescia.
Il ragazzino, che è passato da comunità in comunità, ha scontato la sua pena e adesso ha ricominciato a vivere in una casa tutta sua e con un lavoro. Nel 2007 i due coniugi cremonesi tornarono dal Brasile con la sentenza di adozione del Tribunale di San Paolo. Il 4 settembre, esattamente cinque giorni dopo, decisero di non adottarlo più perché ritenuto violento contro il padre adottivo. Il ragazzo spiegò come la madre adottiva lo picchiò con una cinta dopo una lite con il figlio biologico dei due.