Follie a Napoli e a Cesena: la madre e un parente di due alunni hanno aggredito professoressa e preside a fronte di voti troppo bassi dati a due studenti. È successo a Castellamare di Stabia, al liceo artistico “Plinio Seniore”.
L’insegnante d’inglese è stata aggredita dalla madre di un’alunna per aver messo un voto troppo basso e questo è bastato per scatenare l’ira della donna che in classe ha aggredito la docente.
La donna, strattonata per i capelli e presa a schiaffi, è stata difesa da colleghi e dal personale scolastico in servizio.

Una scena surreale, con l’aggressione alla docente avvenuta davanti agli astri studenti, nella sede di Via Virgilio.
La madre ha prima afferato l’insegnante per i capelli per poi colpirla ripetutamente a schiaffi sul volto dopo diversi insulti.
La donna si è “difesa” parlando di disparità di trattamento nei voti tra sua figlia e i suoi compagni di classe.

Le dichiarazioni del governo sull’aggressione

Sull’accaduto in Campania è intervenuto anche il ministro Giuseppe Valditara che ha espresso solidarietà all’insegnante. Il numero uno dell’Istruzione ha spiegato che serve un “patto educativo che unisca genitori, studenti e docenti”.
Inoltre, dal dicastero sull’istruzione, è stato deciso che un avvocato dello Stato potrà assumere la difesa nelle cause civili e penali così che i docenti aggrediti non debbano pagare un legale con il proprio stipendio. Inoltre è stato chiesto a tutte le scuole e ai presidi di segnalare tempestivamente tutti gli episodi di violenza agli uffici scolastici della regione in questione.

Un altro caso a Cesena

L’ennesimo atto di violenza nelle scuole si è consumato a Cesena, dove un parente di un’alunna ha aggredito il preside dell’istituto che non voleva far uscire la ragazzina con lo zio senza la delega dei genitori. Il preside della scuola in Via Pascoli ha provato a spiegare al signore le ragioni per cui la studentessa della scuola media non poteva uscire senza delega, ma senza esito positivo. L’uomo si è prima innervosito per poi scagliare un pugno al volto del preside che è finito in pronto soccorso rimediando una prognosi di due settimane.