Continuano senza sosta gli sbarchi di migranti a Lampedusa dove nelle ultime 24 ore il centro d’accoglienza isolano sta andando in affanno.
Sono infatti circa duemila le persone arrivate in meno di un giorno, con l’ultimo approdo la scorsa notte oltre 260 persone arrivate sulle nostre coste.
Sei delle sette imbarcazioni sui quale i migranti viaggiavano sono state soccorse dalla ONG Louise Michel, coadiuvate dalle motovedette della Capitaneria di Porto e della Guardia di Finanza.
I numeri degli sbarchi
Solo venerdì, sull’isoletta siciliana, sono stati registrati ben 43 sbarchi con 1778 persone che hanno messo piede in Italia.
L’hotspot di contrada Imbriacola, primo punto di riferimento per chi arriva, sta accogliendo ben 1.831 ospiti a fronte di una capienza di poco meno di 400 posti: solo nella giornata di ieri sono state trasferite 525 persone. Sul caso, la prefettura di Agrigento insieme al Ministero degli Interni sta lavorando per trasferire centinaia di migranti verso Porto Empedocle con un traghetto di linea.
Sbarchi, salvataggio in notturna
Nella notte appena trascorsa, la ong Louise Michel – al largo delle isole Pelagie in area Sar – ha rintracciato due imbarcazioni ormai fuori controllo e che trasportavano 78 persone provenienti da Mali, Guinea, Costa d’Avorio e Burkina Faso.
Altre 40 persone sono state soccorse invece dalla Guardia di Finanza a bordo della motovedetta V1102. Tra i migranti agganciati vi erano 8 donne e tre minori.
La maggior parte di chi arriva proviene da Paesi dilaniati da guerre civili e da difficoltà alimentari.
Le persone si trovavano su un’imbarcazione di 7 metri salpata dalla Tunisia, da Sfax. Nello stesso momento i Carabinieri, all’Isola dei Conigli, hanno soccorso un gruppo di 43 migranti – con 14 donne e cinque minorenni – provenienti da Camerun, Mali e Costa d’Avorio. I militari dell’arma hanno setacciato la zona senza riuscire a trovare l’imbarcazione usata per il viaggio.
Le testimonianze dei soccorritori
Eliza Sabatini, infermiera a bordo della nave Life Support, ha dichiarato.
Le persone soccorse hanno viaggiato per più di 20 ore senza bere né mangiare. Da una prima valutazione, risultano tutti debilitati e disidratati. Nelle prossime ore esamineremo i casi individuali