Andy Murray è uscito subito al primo turno all’ATP Miami. Il britannico ha ceduto in due set con il punteggio di 6-4 7-5 per mano di Dusan Lajovic. Una sconfitta inattesa dopo un buonissimo inizio di stagione. Murray ha quindi commentato quanto successo in questa maniera: “Ho lottato, ho servito molto bene, ma negli altri aspetti del gioco ho avuto alcuni problemi. Le palline rimbalzano molto più velocemente qui e in alcune occasioni ho perso il timing giusto. Campi diversi, condizioni diverse. Certo mi aspettavo di fare meglio anche perché mi sono allenato in maniera decente. Durante il torneo non posso fare tutti gli esercizi previsti, come per esempio quelli con i pesi, ma molto del lavoro che ho fatto nelle settimane precedenti mi sta aiutando proprio adesso. Anche se oggi non è andata come pensavo”.
ATP Miami, Andy Murray non ha dubbi su Alcaraz
Nel frattempo, Carlos Alcaraz sta continuando imperterrito il suo cammino. Dopo aver vinto il torneo di Indian Wells, lo spagnolo è diventato nuovamente il numero 1 nel ranking ATP. Un talento fuori misura anche per lo stesso Murray che ha provato a descrivere la tipologia di giocatore che è Carlos: “Si muove in maniera incredibile, ha un gioco a tutto campo che si può adattare facilmente a tutte le superfici. Non è altissimo, ma serve veramente bene. Ha un gioco vario ed eccitante; certo, so per esperienza che è più facile sostenere uno stile come il suo a 18 o 19 anni, quando non ci sono cicatrici nei tessuti muscolari. Gli auguro di riuscirci a lungo. Sicuramente sta facendo meglio a diciannove anni della maggior parte dei suoi colleghi; tanta gente si aspetta che chiunque possa vincere 20 titoli Slam, come fosse la normalità. Io non farei questa previsione per nessuno. Sicuramente lui può restare al top finché avrà voglia di giocare”.