Indagine Uefa Juventus. Dallo scorso dicembre (dal 1 dicembre 2022 per l’esattezza), l’Uefa ha avviato un’indagine sulla Juventus “volto alla verifica del rispetto delle UEFA Club Licensing and Financial Fair Play Regulation, edizione 2018”. Lo ha reso noto il club bianconero in occasione della comunicazione del bilancio semestrale. A quanto pare la recente indagine Prisma ha fatto accendere i riflettori sulla situazione economica della società. Una vera e propria indagine sulla Juventus arrivata a catena dopo la recente inchiesta della Procura di Torino, Prisma e scatenata dalle attenzioni che la Consob ha acceso sulla gestione economica del club quotato in Borsa. Il fascicolo della Federazione è stato aperto a dicembre scorso, come spiega la stessa Juventus in una nota emessa in serata, con cui assicura anche massima collaborazione. “La Società – si legge nel comunicato – presterà la massima cooperazione alla UEFA. In campo la squadra prova la rimonta clamorosa in classifica e attende il pronunciamento del Collegio di Garanzia del Coni sul ricorso per ottenere la cancellazione della sentenza della Corte d’Appello Federale sul -15 inflitto dalla Procura federale per la questione delle plusvalenze fittizie. Nella aule di tribunale si gioca un’altra partita“.
Inchiesta dell’Uefa sulla Juventus per il Fair Play finanziario, mentre il 27 marzo l’udienza preliminare del caso ‘Prisma’
Per il prossimo 27 marzo, almeno al momento e a meno di slittamenti tecnici, davanti al giudice dell’udienza preliminare, Marco Picco, del Tribunale di Torino è fissata l’udienza preliminare dell’inchiesta Prisma. Sul banco degli imputati ci sono la Juventus, in quanto persona giuridica, e altre 12 persone tra cui gli ex vertici della società dimissionari a novembre scorso: l’ex presidente, Andrea Agnelli, il vice Pavel Nedved, l’ad Maurizio Arrivabene e l’ex tessitore delle trame di mercato, Fabio Paratici. Piuttosto preoccupanti sono le possibili sanzioni che possono essere comminate dalla Procura federale relativamente alle due manovre stipendi che gli inquirenti hanno preso in esame e per le quali, oltre alla stessa Juventus, a rischio sono anche le posizioni dei calciatori che hanno sottoscritto quegli accordi non ufficiali a garanzia dei quali c’erano le cosiddette ‘side letter’ (tra cui la famosa carta Ronaldo). Secondo il bilancio pubblicato oggi, i dati del club alla chiusura della trimestrale risultano: il rosso registrato, di 29.5 milioni di euro rispetto alla perdita di 112,1 milioni nei primi 6 mesi del 2021/2022. In base ai dati della relazione finanziaria l’indebitamento netto al 31 dicembre 2022 è di 333 milioni (153 milioni al 30 giugno 2022). Nel documento della società bianconera si legge anche del procedimento di verifica aperto dalla Uefa.
Il comunicato del club
In data 1° dicembre 2022, l’UEFA Control Financial Control Body, “facendo seguito alle asserite violazioni finanziarie che sono state recentemente rese pubbliche a seguito dei procedimenti avviati dalla Consob e dalla Procura della Repubblica di Torino”, ha avviato un procedimento volto alla verifica del rispetto delle UEFA Club Licensing and Financial Fair Play Regulations – Edizione 2018. La Società presterà la massima cooperazione alla UEFA nel contesto del procedimento e fornirà ogni informazione e dato utile volto a dimostrare che la situazione economico-patrimoniale e finanziaria della Società non si è significativamente modificata rispetto a quanto riportato al CFCB nel contesto della sottoscrizione del Settlement Agreement. In data 9 dicembre 2022 il membro relatore nominato dal CFCB ha chiesto alla Società di presentare entro il 20 gennaio 2023 determinati documenti attinenti i) il procedimento presentato dalla Procura della Repubblica di Torino, ii) la decisione della Consob emessa nell’ambito del Procedimento 154-ter, e iii) eventuali documenti integrativi e osservazioni che la Società ritenesse utile presentare.