TikTok Italia potrebbe fare la fine degli altri TikTok. I lavoratori dell’amministrazione pubblica potrebbero dover dire addio alla famosa app made in China. Probabilmente qualcuno si strapperà i capelli, sicuramente altri gioiranno. E’ il caso del Partito Democratico che ha chiesto la rimozione dai dispositivi governativa. L’Italia va quindi ad aggiungersi al gran carrozzone di paesi che hanno iniziato a limitare l’uso di TikTok. O meglio, dovrebbe aggiungersi. Questo perché il Governo non ha ancora preso posizione contro il social cinese. A rompere le uova nel paniere della maggioranza ci pensa il Partito Democratico con una mozione sottoscrita da molti senatori dem. Però la questione è un altra: come farà il vicepremier Salvini? Il suo TikTok esplode di video e spiegazioni sui più disparati temi.
“Il governo decida al più presto la rimozione dell’App TiKTok da tutti i dispositivi governativi alla luce degli evidenti rischi per la sicurezza dei dati ivi contenuti, sanando così il pericoloso ritardo che l’Italia ha accumulato rispetto alle decisioni assunte dalla Commissione europea e da numerosi altri Paesi”. E’ stata la richiesta dei senatori dem, con a capo Enrico Borghi, componente del Copasir.
“Nonostante le scelte attuate dagli altri Governi, nonché dalla Commissione europea – spiega – al momento per i dipendenti della pubblica amministrazione italiana non è prevista alcuna rimozione dell’App. Lo ha precisato lo stesso ministro per la Pubblica Amministrazione, Paolo Zangrillo, intervenendo al convegno per i 18 anni del Codice di amministrazione digitale lo scorso 8 marzo, nel corso del quale ha chiarito come il divieto di utilizzo di TikTok non spetti al Ministero”. “E – aggiunge Borghi – in netta contrarietà rispetto alle decisioni assunte dalla Commissione europea si era precedentemente espresso il Ministro delle Infrastrutture e vice Presidente del Consiglio, Matteo Salvini, che in un post su Twitter aveva scritto: ‘In merito al blocco di TikTok io sono perplesso e contrario ad ogni tipo di censura, in una società liberale prima di arrivare a blocchi radicali bisogna riflettere bene. A Bruxelles stanno già pensando a mettere il bavaglio a TikTok. Io sono sempre e comunque a favore della libertà di pensiero’. Il fatto che il Governo italiano non abbia ancora assunto alcuna decisione in merito – conclude Borghi – stride fortemente con le scelte attuate in sede europea e dai maggiori governi occidentali ed, inoltre, rischia di esporre a rischi dati sensibili delle istituzioni del Paese o ancora delle infrastrutture strategiche utilizzate nei diversi contesti internazionali con pesanti ricadute in termini di sicurezza nazionale”.
TikTok Italia, chi sono gli altri paesi che lo hanno bloccato
Sono molti i paesi a livello mondiale che hanno iniziato a limitare l’uso di TikTok, quantomeno relativamente alla sfera delle amministrazioni pubbliche. Gli Stati Uniti sono stati i primi nel mondo occidentale – ma qui ci sono anche discorsi di geopolitica. Più della metà degli Usa ha già bannato TikTok dai dispositivi dell’amministrazione pubblica e la Casa Bianca ha dato trenta giorni di tempo alle agenzie federali per disinstallare la app. Washington sta pensando a un bando su scala nazionale, dopo gli avvertimenti dell’Fbi e della Commissione Federale sulle Comunicazioni sulla possibilità che TikTok possa condividere i dati con il governo cinese. Per il segretario di Stato Usa, Antony Blinken, TikTok è una minaccia alla sicurezza nazionale, a cui “in un modo o nell’altro bisognerà porre fine”.
La Gran Bretagna, la settimana scorsa, ha seguito le orme del cugino più grande. Il governo ha infatti vietato anch’esso l’utilizzo dell’app sui dispositivi governativi. Una mossa che Downing Street definisce “prudente e proporzionata” e a favore della sicurezza di dati governativi “potenzialmente vulnerabili”. Anche la Francia ha fatto lo stesso e il 24 marzo ha annunciato, ma in maniera più estesa, il divieto di utilizzo di “app ricreative” ai dipendenti del settore pubblico. Come a dire: non blocchiamo solo voi di TikTok. In giro per il mondo, Taiwan, arcinemica della Cina, ha bannato l’app già nel dicembre del 2022, mentre l’India è dal 2020 che non permette l’utilizzo delle app cinesi, quando si sono riaccese le dispute con Pechino sul confine himalayano. Altri paesi sono Canada e Nuova Zelanda, che saluterà TikTok entro fine marzo. In Europa, Belgio e Danimarca sono tra i Paesi dell’Ue che per primi hanno attivato il bando a TikTok. Ora attendiamo la scelta dell’Italia su TikTok.