L’ora legale 2023 in Italia scatterà a breve (domenica 26 marzo) e già in molti si preparano a dormire un’ora in meno. Grazie a questo piccolo sacrificio tuttavia, il nostro Paese risparmierà circa 220 milioni di euro milioni di euro, grazie a un minor consumo di energia elettrica pari a circa 410 milioni di kWh che genererà, inoltre, un rilevante beneficio ambientale, quantificabile nella riduzione di circa 200 mila tonnellate di emissioni di anidride carbonica in atmosfera. A riferirlo è Terna, la società che gestisce la rete di trasmissione nazionale. Stando agli ultimi dati, dal 2004 al 2022 l’Italia ha risparmiato circa 2 miliardi di euro e 10,9 miliardi di kWh di elettricità.

Ora legale 2023 in Italia, quando scatta?

L’ora legale scatterà domenica 26 marzo, quando alle due di notte bisognerà spostare le lancette avanti di sessanta minuti. L’ora solare tornerà il 29 ottobre. Grazie al nuovo orario, avremo un’ora di luce naturale in più per altri 7 mesi. Se possiedi smartphone, pc o altri dispositivi digitali, non dovrai fare nulla poiché si aggiorneranno automaticamente.

Perché l’Italia risparmierà in energia elettrica?

Il beneficio economico stimato per il periodo di ora legale nel 2023 è calcolato considerando che il costo del kWh medio per il ‘cliente domestico tipo in tutela’ (secondo i dati dell’Arera) è, attualmente, pari a circa 53 centesimi di euro al lordo delle imposte. I circa 410 milioni di kWh di minori consumi di elettricità equivalgono al fabbisogno medio annuo di oltre 150 mila famiglie. 

Dal 2004 al 2022, secondo l’analisi della società guidata da Stefano Donnarumma, il minor consumo di energia elettrica per l’Italia dovuto all’ora legale è stato complessivamente di circa 10,9 miliardi di kWh. I dati in tempo reale sull’esercizio del sistema elettrico nazionale sono, inoltre, consultabili sull’app di Terna disponibile sui principali store.