Un anziano cieco torna vedere dopo 30 anni. E’ successo a Torino. L’équipe dell’ospedale Molinette ha ridato la vista ad una persona non vedente grazie ad un complesso intervento di autotrapianto di cornea. Si tratta del primo intervento al mondo di questo tipo. Il paziente aveva perso la vista dall’occhio sinistro per una cecità retinica irreversibile e negli ultimi 10 anni era divenuto cieco dall’occhio destro per una patologia rara. Il prelievo dall’occhio sinistro, irrecuperabile dal punto di vista funzionale, ma con una buona superficie oculare, gli ha consentito di tornare a vedere.

Cieco torna vedere, l’operazione che ha permesso il “miracolo”

L’intervento condotto dal professor Michele Reibaldi (direttore della Clinica Oculistica universitaria Molinette) e dal professor Vincenzo Sarnicola, è stato eseguito prelevando dall’occhio sinistro, irrecuperabile dal punto di vista funzionale, ma con la cornea e la superficie oculare in buona salute, tutta la congiuntiva, tutta la cornea e due millimetri di sclera, in un unico pezzo. In pratica un terzo dell’occhio sinistro è stato autotrapiantato nell’occhio destro, che quindi è stato ricostruito ed è tornato a vedere. 

La particolarità di questo intervento, precisa Sarnicola, consiste nell’aver allargato il trapianto corneale all’intera superficie oculare, ai tessuti congiuntivo-sclerali, che giocano un ruolo fondamentale nel permettere il successo del trapianto in condizioni particolari, come nel caso del paziente. Allo stesso tempo, l’occhio sinistro è stato ricostruito con tessuti da donatore solo a scopo estetico. Nonostante l’eccezionalità dell’intervento, potrà essere replicabile in altri casi nelle stesse condizioni del primo paziente operato.

Il paziente: “E’ stato come nascere di nuovo”

L’anziano di 83 anni già a due settimane dall’intervento, durato 4 ore, è stato in grado di riconoscere con l’occhio destro gli oggetti e i volti, e di muoversi autonomamente. Ritornare a vedere dopo ben 30 di buio, è stato per lui come rinascere una seconda volta:

Quando mi sono risvegliato e ho iniziato a vedere i contorni delle mie dita e della mano, è stato come nascere di nuovo.