Luciano Spalletti resterà alla guida del Napoli anche nella prossima stagione: è questa la principale notizia annunciata dal presidente Aurelio De Laurentiis. Presente alla cerimonia che ha conferito al tecnico di Certaldo il premio Bearzot, il numero uno della società azzurra ha rubato la scena e fornito diversi spunti interessanti. Nella splendida cornice della Sala dei Baroni del Maschio Angioino, De Laurentiis ha così raccontato passato, presente e futuro del suo Napoli. Partendo da una solida base: Spalletti sarà ancora alla guida del club: “Scudetto? Se le regole del calcio fossero diverse forse lo avremmo portato a Napoli già altre volte. A fine stagione sarà una super festa. Spalletti resterà a Napoli. Sarà confermato lo zoccolo duro della squadra? C’è sempre la proposta indecente, ma i numeri li fanno gli altri. Noi aspettiamo. Sono dei ragazzi straordinari. I miei contratti sono unici, vengono dal cinema, quindi nessuno si muove se noi diciamo di no. Vedremo”.
Napoli, il racconto di De Laurentiis sull’ingaggio di Spalletti
Le parole di De Laurentiis si focalizzano, successivamente, sulla trattativa con cui ha portato Spalletti in azzurro, non lesinando una frecciata al predecessore Gattuso: “Sono felice per il premio vinto da Spalletti. La mia è stata una felice intuizione. Ho dovuto depistarlo. Gattuso in quel momento non si sentiva bene e andai a Milano al Bosco Verticale per incontrare Spalletti, che avevo sentito già prima che andasse alla Roma e disse di no. Venne ad aprirmi e gli dissi: Luciano ho un grosso problema, se non si dovesse sentire bene Gattuso ho bisogno di te E lui: no, a giugno vengo. Alla fine gli strappai un sì anche per l’immediato se fosse servito. Poi siamo andati avanti fino a giugno perché sono un gentiluomo e non ho voluto segare Gattuso. Forse sarei andato prima in Champions se l’avessi fatto”.
Giorni intensi, quelli vissuti nell’estate del 2021. Il Napoli dei record di quest’anno nasce proprio dalla felice intuizione del patron della Filmauro. Anche se per ufficializzare il tutto, fu necessario un escamotage: “Per depistare tutti passai per Conceicao – ha raccontato De Laurentiis –, per Allegri che venne per quattro volti a farmi lezione di calcio nei miei uffici e poi alla fine venne il bravo Luciano a riportarci tra i primi tre in Italia e anche quell’anno, lo scorso, poteva accadere qualcosa di diverso”.
De Laurentiis: “Ecco come ho acquistato il Napoli”
Risorto dalle ceneri del fallimento del 2004, il Napoli di De Laurentiis ha ottenuto in poco tempo risultati strabilianti. La possibile vittoria dello scudetto, in questa stagione, non rappresenta che l’apice di un progetto in costante crescita: “Siamo partiti dal basso – ricorda il presidente della società azzurra –. Nel 1996 avevo immaginato di uscire cinema per investire nel calcio: nel 1999 mi presentai con un assegno di 125 miliardi e Ferlaino mi fece causa. Me ne ero anche dimenticato perché i miei figli si stavano laureando a Los Angeles. Poi nel 2004 ero a Capri per le vacanze e non sapevo che il Napoli fosse fallito.
De Laurentiis ha poi aggiunto: “Appena ho saputo, contro il parere di mia moglie e di mio figlio Luigi, che voleva impadronirsi di Hollywood e non voleva mi ‘incasinassi’, andai avanti e gli dissi: “Figlio mio, cosa vuoi che sia il calcio rispetto al cinema che è così complesso?”. Così è partita quest’avventura bellissima 18 anni fa”. Ricordo che da Los Angeles andavo in questi campetti del Sud a prendere sputi in testa e a chiudermi negli spogliatoi, pensai: pensa che passaggio di carriera. La mia famiglia contentissima (ride, ndr). Alla fine mia moglie è diventata tifosa, si strappa i capelli quando gioca il Napoli, non si può vedere la partita con lei mentre io sono ‘inglese’ nell’approccio”.