Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella si è recato alle Fosse Ardeatine per partecipare alla tradizionale cerimonia di commemorazione, nel giorno del 79esimo anniversario dell’eccidio. Con lui anche il ministro della Difesa Guido Crosetto.

Mattarella ha fatto visita al Mausoleo edificato in ricordo delle vittime, per rendere loro omaggio. Alla presenza del Capo dello Stato è poi iniziata la cerimonia. Presenti, tra gli altri, anche il presidente del Senato Ignazio La Russa, il presidente della Camera Lorenzo Fontana, il sindaco di Roma Roberto Gualtieri e la vice presidente della Regione Lazio Roberta Angelilli.

Al suo arrivo, dopo aver ricevuto un breve applauso dai presenti, Mattarella ha deposto una corona di alloro sulla lapide posta all’ingresso del Sacrario. La corona era stata precedentemente portata a spalla da due Corazzieri. Durante la funzione, al cospetto dei familiari presenti, sono stati scanditi tutti e 335 i nomi delle vittime. Nel mentre, su uno schermo scorrevano i loro volti in bianco e nero.

La commemorazione è poi proseguita con la preghiera cattolica, recitata dal cappellano militare, e con la preghiera ebraica. Al termine della cerimonia, il presidente ha reso ossequio alle vittime della strage del 24 marzo 1944, che riposano all’interno del Mausoleo, visitando poi le grotte e il sacrario.

Fosse Ardeatine, Meloni: “Una delle ferite più profonde e dolorose”

Nel giorno del 79esimo anniversario della strage, mentre Mattarella presenziava alla cerimonia alle Fosse Ardeatine, Giorgia Meloni ha voluto lasciare un messaggio per onorare le vittime dell’eccidio.

Settantanove anni fa 335 italiani sono stati barbaramente trucidati dalle truppe di occupazione naziste come rappresaglia dell’attacco partigiano di via Rasella. Una strage che ha segnato una delle ferite più profonde e dolorose inferte alla nostra comunità nazionale: 335 italiani innocenti massacrati solo perché italiani.

La premier, assente alla cerimonia perché impegnata a Bruxelles per il Consiglio Ue, ha poi richiamato ai doveri di tutti i cittadini italiani in merito alla vicenda.

Spetta a tutti noi – Istituzioni, società civile, scuola e mondo dell’informazione – ricordare quei martiri e raccontare in particolare alle giovani generazioni cosa è successo in quel terribile 24 marzo 1944. La memoria non sia mai un puro esercizio di stile ma un dovere civico da esercitare ogni giorno.

Mattarella a cerimonia Fosse Ardeatine, la presidente della Comunità ebraica di Roma: “24 marzo data indelebile per la storia”

Quella del 24 marzo “è una data indelebile nella storia italiana”. A ricordarlo è la presidente della Comunità ebraica di Roma Ruth Dureghello, intervenendo durante la cerimonia. La strage fu eseguita dai nazisti come reazione in seguito all’attacco dei partigiani in via Rasella.

Una data che ricorda il martirio di uomini la cui vita fu disprezzata e utilizzata per una rappresaglia vigliacca e brutale. Per questo è significativo essere qui insieme al presidente della Repubblica Mattarella, alle istituzioni, ai familiari delle vittime a nominare uno ad uno quei martiri, nonostante il tempo trascorra le discriminazioni e l’odio persistono. Il nostro impegno è contrastarle mantenendo viva la memoria.