Ultimi aggiornamenti dalla guerra in Ucraina, dove si è giunti al giorno 394 del conflitto. Bombe russe sono piovute su quattro comunità nella regione di Sumy: lo riporta il Kiev Independent, che cita fonti interne all’amministrazione regionale. Secondo quanto riportato, le forze di Mosca si sono concentrate sulle comunità di Novoslobidske, Bilopillia, Velyka Pysarivka e Hlukhiv.

Al momento non ci sarebbero vittime o particolari danni in una città che, dopo essere stata liberata dall’esercito ucraino nell’aprile 2022, è stata quotidianamente bombardata dai russi. Sumy è situata al confine nord-est con la Russia.

Ancora invariata la situazione di Bakhmut, uno dei fronti caldi della guerra. Mentre in città proseguono i combattimenti urbani, i russi stanno aumentando la pressione sui villaggi di Verkhnekamianske e Bilohorivka. Gli aggressori premono soprattutto sul fronte sud della città, nel tentativo di migliorare la loro posizione tattica. Combattimenti incessanti si registrano nei pressi di Ivanivske, Krasnohorivka e Pervomayske.

Guerra in Ucraina, l’allarme di Medici Senza Frontiere: “Proteggere la popolazione civile”

La distruzione delle strutture sanitarie in Ucraina è “massiccia e diffusa”. A dirlo è l’organizzazione umanitaria non governativa Medici Senza Frontiere, che denuncia anche come “la popolazione sotto l’occupazione militare russa” si trovi in “grave difficoltà di accesso all’assistenza medica“.

Viste le difficoltà per i civili, l’ong ha emesso un comunicato per esortare “tutte le parti coinvolte nel conflitto a rispettare il diritto internazionale umanitario”. Msf chiama in causa in particolare “l’obbligo di proteggere la popolazione civile, le infrastrutture e di garantire l’accesso ai farmaci salvavita e alle forniture mediche per le persone che ne hanno bisogno”.

Medvedev: proiettili all’uranio impoverito forniti all’Ucraina potrebbero “aprire vaso di Pandora”

Il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo Dmitry Medvedev torna sul possibile impiego di proiettili all’uranio impoverito da parte dell’Ucraina.

Kiev dovrebbe “soppesare le conseguenze” dell’uso delle armi fornite dall’Occidente e decidere se vuole “aprire il vaso di Pandora“. Lo ha detto lo stesso politico russo in un’intervista ai media locali, citata dalla Tass.

Penso che al momento le persone che rimangono ancora nello Stato dell’Ucraina dovrebbero riflettere sulla questione se vogliono che tali armi vengano utilizzate. Sono loro che stanno aprendo il vaso di Pandora. Sono loro che lo fanno, non viceversa.

Medvedev ha inoltre definito “inappropriato“, per l’Occidente e qualsiasi altra parte in causa, parlare di tempistiche per la fine “dell’operazione speciale”, poiché “tale valutazione potrebbe essere fornita solo dal presidente Vladimir Putin”.

“Difficoltà” per la telefonata tra Xi e Zelensky

Dopo essersi recato in visita a Mosca, il presidente cinese Xi Jinping si era detto pronto al colloquio con il suo omologo ucraino Volodymyr Zelensky. Al momento, tuttavia, la conversazione telefonica non ha ancora avuto luogo.

Le due parti starebbero incontrando “difficoltà” nell’organizzazione della telefonata. È quanto sottolineato dal consigliere presidenziale Mikhail Podolyak alla televisione ucraina.

Pur ricordando come la conversazione tra i due leader sia ancora in programma, il consigliere di Zelensky ha poi ribadito come la Cina abbia dimostrato finora la “mancanza di una posizione chiara” sul tema del conflitto e sulla possibile risoluzione delle ostilità.

Siamo proattivi su questo tema, perché oggi non c’è praticamente nessuno, tranne il presidente Zelensky, che possa spiegare, anche ai Paesi neutrali, le conseguenze di un modo sbagliato di porre fine a questa guerra.