Attacchi aerei americani nella Siria orientale in risposta all’assalto di un drone di presunta origine iraniana che ha ucciso un contractor americano e ferito cinque membri del personale di servizio statunitense. A dichiararlo sono state le forze armate statunitensi. Un comunicato del Dipartimento della Difesa ha spiegato che il contractor americano è stato ucciso e gli altri feriti “dopo che un veicolo aereo senza pilota ha colpito una struttura di manutenzione in una base della Coalizione vicino a Hasakah, nel nord-est della Siria”. Nell’attacco dell’UAV è rimasto ferito anche un altro contractor statunitense, ha dichiarato sempre il Pentagono.
Attacchi arei americani in Siria
Il Segretario alla Difesa Lloyd Austin ha detto di aver autorizzato, su indicazione del presidente Biden “attacchi aerei di precisione questa notte – tra giovedì 23 e venerdì 24 marzo 2023 (ndr) – nella Siria orientale contro strutture utilizzate da gruppi affiliati al Corpo delle Guardie Rivoluzionarie Islamiche dell’Iran”. La comunità di intelligence statunitense “valuta che l’UAV sia di origine iraniana”, si legge nel comunicato del Pentagono. Centinaia di truppe americane si trovano in Siria nell’ambito di una coalizione che combatte contro i resti del gruppo dello Stato Islamico (IS) e sono state spesso bersaglio di attacchi da parte di gruppi di miliziani. Le truppe statunitensi sostengono le Forze Democratiche Siriane (SDF), l’esercito de facto dei curdi nell’area, che ha condotto la battaglia che ha sloggiato l’IS dagli ultimi brandelli del suo territorio siriano nel 2019.
“Come ha chiarito il presidente Biden, prenderemo tutte le misure necessarie per difendere il nostro popolo e risponderemo sempre in un momento e in un luogo di nostra scelta”,
ha detto Austin.
L’attacco iniziale, di presunta originale iraniana, è stato sferrato attorno alle 14 di giovedì 23 marzo 2023 ora locale.