Macron orologio. Perché si sta parlando tanto dell’orologio magicamente scomparso durante una intervista che ha visto protagonista il presidente Emmanuel Macron? Il politico francese era ospite sul piccolo schermo e ha iniziato a rispondere in maniera animata, sbattendo il polso sul tavolo e quindi facendo rumore con il suo orologio. Ad un certo punto ha messo le mani sotto il tavolo e quando sono riapparse l’oggetto era stato tolto.
“Al momento di parlare dei salari minimi – ha commentato su Twitter la deputata de La France Insoumise, Clémence Guetté – ecco che il presidente si toglie il suo bell’orologio di lusso, sotto il tavolo“. Il tweet è stato poi ricondiviso da diversi utenti più e più volte. Possibile che Macron abbia deciso di compiere questo gesto per non avere critiche in merito all’orologio, che pare abbia un costo di 80mila euro? Voci vicine al presidente smentiscono assolutamente questa versione dei fatti.
“Contrariamente a quanto affermato sui social network – hanno fatto sapere alla radio France Info – il presidente non ha tolto l’orologio per nasconderlo, ma perché l’aveva appena battuto con forza contro il tavolo”. In merito al modello si tratta di un BRV192 di Bell & Ross personalizzato con le insegne della Presidenza della Repubblica, che in commercio viene venduto a circa 2mila euro: “lo indossa tutti i giorni da oltre un anno e mezzo“, precisa la fonte. L’orologio sarebbe stato tolto semplicemente per evitare ulteriori rumori in tv e il danneggiamento dell’oggetto.
???? Raté | Ce moment où Emmanuel Macron, le Président des riches, se rend compte qu'il porte une montre de 80000 € pendant qu'il tape sur les gens au RSA et l'enlève discrètement.
— JLMTV-INFOS (@JLMTV_INFOS) March 23, 2023
Oui, rien ne m'échappe face à ce menteur ! #Macron13h #Greve23Mars #manifestation #manif23mars pic.twitter.com/dXFN7qVtPC
Macron orologio: le polemiche
Ma perché tutte queste polemiche per un gesto così innocuo? In realtà negli ultimi mesi Macron è sotto le luci dei riflettori in quanto ha deciso di far approvare un disegno di legge sulle pensioni altamente impopolare che aumenterebbe l’età pensionabile da 62 a 64 anni, senza passare dal voto del Parlamento.
L’aggiunta di due anni (inizialmente era stato ipotizzato addirittura tre) è accompagnato da una accelerazione del ritmo dei contributi richiesti per beneficiare di un trattamento a tasso pieno. Questa durata sarà progressivamente portata a 43 anni di qui al 2027, anziché al 2035, come previsto dalla precedente riforma Touraine del 2014. In parole prove, per avere diritto ad una pensione completa, i lavoratori nati a partire dal primo settembre 1961 dovranno aver versato 42 anni e tre mesi di contributi nel corso della loro vita lavorativa contro i 42 anni attuali. Per questo motivo sono oltre un milione i manifestanti scesi in piazza in tutto il Paese solo nella giornata del 23 marzo per protestare contro la riforma delle pensioni.
Cosa ha dichiarato Macron
Proprio nella tanto discussa intervista “dell’orologio” con Tf1 e France 2 all’Eliseo il politico ha parlato di questo problema. “Non è accettabile che dei gruppi utilizzino un’estrema violenza per aggredire come in questi giorni, dei sindaci, degli esponenti della Repubblica che sono per la riforma. Non è accettabile che utilizzino una violenza senza regole perché sono scontenti di qualcosa“, ha detto in merito alle proteste.
Ricordiamo che la decisione di Macron è stata difesa dal primo ministro Elisabeth Borne, che ha spiegato l’intento di “garantire un futuro al nostro sistema pensionistico”: “So bene che è uno sforzo importante per i francesi lavorare per altri due anni, ma lasciar credere che si possa pagare tutto con i debiti, questo non è serio“.
Il leader de La France Insoumise, Jean-Luc Mélenchon, ha pubblicato un post su Twitter in merito alle rivolte in corso nella capitale francese: “E’ una grande pagina della storia sociale di Francia quella che stiamo scrivendo. Non saremmo là se non ci fosse in ballo un tema come i 2 anni di vita libera o di costrizione“. La guerriglia a Parigi proseguirà anche nei prossimi giorni, senza sosta.