FEDERCALCIO INGLESE CONDANNA BANDIERA – Nella serata di giovedì 23 marzo 2023 è andata in scena allo Stadio ‘Diego Armando Marandona‘ di Napoli, Italia-Inghilterra, ma prima dell’inizio, c’è stato un episodio davvero squallido da parte di un tifoso inglese, apparso con una bandiera con scritto ‘Diego’s in a box‘. La scritta non è altro che un chiaro riferimento alla leggenda argentina e del Napoli scomparsa nel novembre del 2020.
A pubblicare la foto è stato il Mirror. Un gesto provocatorio e di pessimo gusto, del supporter inglese che ha fatto sobbalzare la città partenopea. In realtà, però, come si vede nella foto seguente, a tenere la bandiera a Piazza Municipio e a scattare una fotografia, fieri della loro idiozia, sono state molte più persone.
Moronic England fans with a flag saying “Diego’s in a box” in the safety of the huge Piazza Municipio, where no locals can see what it written on the flag. I’d love to see them take it around the streets of the Quartieri Spagnoli, Centro Storico or Rione Sanità!???????????? pic.twitter.com/9xUcSzTtUI
— Lee (@MisterLee1973) March 23, 2023
Federcalcio inglese condanna bandiera vergognosa e annulla il biglietto al tifoso
La Federcalcio inglese ha preso le distanze dagli autori dello striscione contro Maradona, condannando il gesto immediatamente: “Condanniamo fermamente le azioni della persona che si è recata a Napoli con una bandiera che contentava un messaggio altamente offensivo. Abbiamo immediatamente preso provvedimenti per far annullare i loro biglietti prima della partita. La questione sarà ulteriormente riesaminata quando torneremo in Inghilterra“. È quanto scritto in una nota ufficiale della FA (Football Association).
Le parole di condanna sono arrivate anche sul Web, dove l’indignazione non ha avuto limiti. Purtroppo tutto questo ha rovinato un clima inizialmente di festa e sportività.
Prima della match, fuori dallo stadio si erano verificati dei disordini poi rientrati presto poco prima del fischio di inizio. Alcuni gruppi inglesi si erano scontrato con le Forze dell’Ordine, che sono riuscite a contenere il caos. Gli Agenti dei reparti mobili sono intervenuti con diverse cariche.
#ItaliaInghilterra Tensione tra i tifosi inglesi e la polizia nelle fasi conclusive dell’ingresso allo stadio. Intervengono gli agenti dei reparti mobili con diverse cariche pic.twitter.com/9RSLk638ei
— Local Team (@localteamtv) March 23, 2023
Le e-mail di minacce ai tifosi inglesi prima di Italia-Inghilterra e l’amichevole annullata
In merito alla partita disputata a Napoli, sono arrivati in città tanti tifosi, ed era forte la paura di replicare quanto successo con gli ultras dell’Eintracht.
Garford Back, è l’organizzatore di quella che avrebbe dovuto essere la partita amichevole tra le due fazioni, da tenersi lo stesso giorno della sfida tra i professionisti, ma dal Regno Unito è arrivata la sua denuncia.
L’incontro amichevole fra le rappresentative dei tifosi di Italia e Inghilterra è stato messo a rischio fin dall’organizzazione dell’evento.
Molto spesso, le due tifoserie si radunano in centro sportivo prima di assistere alla gara vera e propria, in segno di fair play, ma questa volta non è andata così. L’amichevole è stata annullata per motivi di sicurezza perché presa di mira dagli ultrà napoletani.
Delle minacce piuttosto pesanti, erano arrivate con una lettera a Beck, nell’intento di intimorirlo: “Pubblicizzi la partita per farci vedere dove sarai, sei molto stupido. Sarai avvertito solo una volta, 60 persone ti verranno a prendere“.
Una volta ricevute le e-email di minaccia rivolte a lui e al suo gruppo ‘EnglandFans FC‘, ha raccontato l’accaduto completo ai media inglesi: “Stavo leggendo la mia e-mail e mi si sono quasi cavati gli occhi. Non avevo altra scelta che contattare i nostri amici in Italia per vedere se si trattava di una minaccia vera. Hanno detto che se non possono garantire la nostra sicurezza, lo annulleranno, il che è un vero peccato per noi e per loro“.
La partita avrebbe dovuto giocarsi alle ore 11.00, al Centro Sportivo Universitario, ma è stata annullata per i motivi suddetti. E Garford Back, che ha seguito la sua Nazionale anche in Qatar per il Mondiale, aveva già speso quasi 250 euro in gagliardetti e targhe personalizzate da consegnare nel corso dell’evento.