Il Partito Democratico ha ritirato il progetto di legge Serracchiani, dal nome della proponente, sulla tutela del rapporto tra le detenute e i loro figli minori, in discussione alla commissione Giustizia della Camera dei Deputati. L’obiettivo del provvedimento era il seguente: niente più bambini in carcere con le loro madri. Nello specifico, si trattava di modificare l’articolo 146 del codice penale, che prevede il differimento della pena per le donne incinta e per le madri con un figlio inferiore a un anno di età. Una proposta che oggi, 23 marzo 2023, è stata ritirata dagli stessi proponenti. Il motivo? Una serie di emendamenti apposti da Fratelli d’Italia rischiavano di veder approvato un testo radicalmente diverso da quello originario, e addirittura più restrittivo rispetto alla legge attuale. Ma qual è la situazione delle madri nelle carceri italiane?

In Italia 24 bambini vivono in carcere

In Italia ci sono 24 bambini che vivono in carcere insieme alle loro madri, 21 per l’esattezza. I dati sono quelli forniti dal ministero della Giustizia e sono stati aggiornati al 28 febbraio 2023. Si tratta nello specifico di minori che con le loro madri vivono all’interno di strutture che sono gestite dal Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria e sono gli come Istituti di Custodia Attenuata per detenute madri ma anche le sezioni femminili delle carceri. Generalmente di giorno i più piccoli sono affidati agli asili nido interni alle strutture, mentre la notte dormono in celle singole con il lettino a fianco. Dovrebbe essere una soluzione temporanea, ma non sempre questo è possibile. In teoria la permanenza in queste strutture dovrebbe essere breve, il tempo necessario per essere trasferiti, ma a volte i bambini rimangono qui diversi mesi o addirittura un anno. Così la più grande novità della legge Serracchiani era quello di promuovere il modello della casa famiglia protetta, dove le donne possono finire di scontare la pena ai domiciliari, attraverso la possibilità di finanziarle con denaro pubblico.

Case famiglia protette, cosa sono?

Le case famiglia protette sono strutture che già esistono e sono gestite da enti del terzo settore. Sono state istituite nel 2011, però al momento non prevedevano la possibilità di finanziamento con fondi pubblici. In Italia ce ne sono solamente due, quella di Milano nata nel 2016 e quella di Roma aperta nel 2017, e ciascuna di queste strutture può ospitare sei detenute madri al massimo.