Mateo Retegui, argentino con il passaporto italiano in virtù delle sue origini che vedono la bisnonna materna lasciare l’Argentina per stabilirsi a Canicattì, avrà la cittadinanza onoraria della città siciliana in provincia di Agrigento.
Retegui cittadino onorario di Canicattì: l’annuncio
Ad annunciarlo è il Sindaco Vincenzo Corbo che, con le sue parole, attribuisce il riconoscimento di cittadinanza onoraria al calciatore neoacquisto della Nazionale italiana:
Ho in programma – dice – di ricevere il ragazzo e di donargli la cittadinanza onoraria. Non capita tutti i giorni che un giovane di Canicattì indossi la maglia della nazionale maggiore. Siamo felici, c’è una cittadina pronta a tifare per il nostro campione. La bisnonna del ragazzo non è più in vita, stiamo parlando di tantissimi anni fa. Io ed il mio staff, in poco tempo, abbiamo ricostruito la parentela del giovane Mateo.
Chi è Retegui
Mateo Retegui è nato il 29 aprile 1999 a San Fernando. Possiede anche la cittadinanza italiana grazie alla bisnonna che, dall’Argentina, cercò futuro in Italia stabilizzandosi a Canicattì. È un calciatore, di ruolo attaccante attualmente in forza al Tigre ma di proprietà del Boca Juniors.
La sua carriera sembrava destinata all’hokey su prato. Tutto cambiò nell’estate del 2016, quando aveva 17 anni, viene notato da Diego Mazzilli, scout del Boca che gli propone di entrare nelle giovanili degli Xeneizes. Lo fa dal River a parametro zero, si trasforma in attaccante puro e il 17 novembre 2018 debutta in prima squadra sostituendo Carlos Tevez. Fondamentale la fiducia di Guillermo Barros Schelotto, svolta che lo convince a lasciare definitivamente l’hockey su prato. La squadra di Buenos Aires lo manda in prestito presso più destinazioni: Estudiantes, poi Talleres, infine Tigre dove milita tuttora.
Parliamo di Un 9 fisico (186 centimetri per 81 chili) ma mobile, attaccante prolifico eppure disposto al lavoro per la squadra. I numeri intanto continuano a dargli ragione: 6 gol in altrettante partite nel nuovo campionato, dove si mantiene in vetta alla classifica marcatori. Non è tutto: dal 2020 a oggi, nessuno ha segnato più di lui alle cinque grandi d’Argentina con 10 reti distribuite tra Boca, River, Racing, Independiente e San Lorenzo.
Il debutto azzurro
Roberto Mancini lo ha, nella sorpresa generale, convocato in Nazionale. Il ct azzurro non si è nascosto: ci sono pochi attaccanti nel nostro paese. Motivo per cui ha fatto scouting altrove contrariamente alle sue vecchie posizioni di scetticismo sugli oriundi: “Il mondo è cambiato”. Il tecnico ha parlato molto bene di lui, paragonandolo addirittura al primo Batistuta. Il commento: “Arrivare così dall’Argentina all’Italia non è così semplice. Ci vorrà un poì di di tempo, ma il ragazzo è educato e sveglio. E’ un bravo centravanti, giovane, abbiamo una grande fiducia e dobbiamo dargli un po’ di tempo”. La stima di Mancini per Retegui, neo cittadino onorario di Canicattì, si è dimostrata subito con la fiducia: l’Italia, tra pochi minuti, scenderà in campo contro l’Inghilterra per una sfida valida per le qualificazioni al prossimo europeo. E sarà proprio Mateo Retegui a guidare l’attacco azzurro nel 4-3-3 scelto da Roberto Mancini.