Ennesima tragedia sul lavoro. Un operaio è morto in un incidente mentre lavorava in un cantiere a Maregrosso, Messina. La tragedia si è verificata nella tarda mattina del 23 marzo. L’uomo, di 53 anni, a quanto risulta è stato colpito alla testa da un oggetto pesante, forse una pressa, mentre veniva caricata su di un tir. Sul posto subito i soccorsi che hanno portato l’uomo in ospedale, dove però i medici non hanno potuto far altro che constatare il decesso. Sono in corso indagini della polizia. Sul posto infatti oltre agli operatori del 118, sono intervenuti gli agenti della squadra mobile e delle volanti per ricostruire la dinamica dell’incidente, insieme al magistrato di turno.
Dopo la morte dell’operaio a Messina, la Cisl ha fatto sentire la sua voce, parlando di “orrenda mattanza” sul posto di lavoro e di come si continui a morire. “Ancora una volta – sottolineano Antonino Alibrandi, segretario generale della Cisl Messina e Nino Botta, segretario provinciale della Filca Cisl – siamo purtroppo a dovere piangere un’altra vittima del dovere in territorio siciliano. Nonostante tutte le strategie utili messe in campo a combattere questa orrenda mattanza, purtroppo, si continua a morire sui luoghi di lavoro e soprattutto nei cantieri edili. Come parti sociali, in questi particolari momenti, ci sentiamo anche “responsabili” per quanto accade e diventa anche difficile trovare le parole per commentare disgrazie di questo genere”. “L’unica cosa – aggiungono – di cui siamo convinti è che occorre porre fine a questa triste conta e far si che ogni onesto lavoratore possa tornare tranquillamente a casa dopo un’intera giornata di lavoro. Per fare ciò, ognuno deve fare la propria parte, portando così a rischio zero gli infortuni per cancellare le disgrazie sui luoghi di lavoro, non sono degne di un Paese che si definisce civile”.