Come fare capire al gatto una cosa che non deve fare? E’ un impresa difficile riuscire a imporre un certo tipo di comportamento ad un animale di indole indipendente come il gatto. Ma con pazienza e perseveranza, è possibile modificare le sue abitudini e, usando qualche metodo di correzione, potrai insegnargli a comportarsi bene.

Come fare capire al gatto una cosa che non deve fare?

Il gatto, come ogni animale del resto, non va mai punito né fisicamente né verbalmente. Si tratta di atteggiamenti che, oltre ad essere deprecabili, non farebbero altro che renderlo più aggressivo.

La soluzione ideale, per modificare le cattive abitudini del tuo amico a quattro zampe, è associare una consistenza, un odore o un suono sgradevole a un comportamento cattivo, per scoraggiare l’animale a ripeterlo.

Ecco alcuni esempi:

  • Consistenza: mettere della carta adesiva o dell’alluminio nelle parti della casa in cui non vuoi che il tuo gatto acceda. I mici infatti non amano camminare su quel tipo di materiali.
  • Odore: stesso stratagemma può essere utilizzato cospargendo la superficie che vuoi “vietare” al tuo gatto, con fragranze che il micio non gradisce, come la citronella o l’aloe.
  • Suono: ci sono rumori che in genere spaventano i gatti come il suono del fischietto, del campanello o dello spray. Utilizzando questi rumori quando fa qualcosa di sbagliato, potrai impedirgli di ripetere il gesto. Ad esempio riprodurre il suono quando sale su una determinata superficie lo farà scendere immediatamente e col tempo si abituerà a non salirci più.

Come addestrare un gatto?

Può sembrare impresa impossibile con un gatto, ma non lo è. Così come accade per l’addestramento di qualsiasi animale, la chiave è sempre la ricompensa. E la ricompensa più efficace è sempre quella del cibo.

E’ importante fare in modo che i momenti di addestramento siano brevi ed è bene insegnare al gatto una cosa per volta per evitare di confonderlo.

Ogni volta che il tuo micio obbedisce a un comando, offrigli una piccola ricompensa, tenendo ovviamente a mente la sua dieta e stando attento a non esagerare con il cibo.

E’ fondamentale ripetere gli esercizi più volte e non sgridare/punire mai il micio se non risponde ai tuoi comandi.

Compra un tiragraffi e insegnagli ad usare quello, per evitare che graffi la stoffa del divano o altri mobili.

Psicologia dei gatti

Un recente studio sul comportamento dei gatti ha dimostrato che questi felini riconoscono i loro nomi e un altro ha mostrato che possono legarsi saldamente ai loro proprietari.

Come spiegano i dottori Carlo Siracusa e James Serpell della School of Veterinary Medicine su Penn Today:

“Dai nostri dati Fe-BARQ vediamo che un numero sorprendente di proprietari segnala problemi comportamentali da moderati a gravi in ​​un gatto quando è separato dal suo proprietario. Questo per quanto riguarda la teoria secondo cui i gatti non si preoccupano davvero dei loro proprietari, che sono lì solo per il loro cibo; questi gatti sembrano davvero essere angosciati dall’essere lontani dai loro amici umani”.

“Lo vediamo nelle cliniche. Ad esempio, i gatti possono eliminare o vomitare se vengono lasciati soli per più ore del solito. Quindi, penso che siano decisamente attaccati alle persone. Ma il modo in cui mostrano di essere attaccati è molto diverso da quello dei cani. I cani stabiliscono molti contatti fisici prolungati, mentre i gatti possono stare vicino alla persona che amano, ma non necessariamente si impegnano a restarci a lungo”.

Molte persone vogliono che un gatto sia un surrogato di un cane, come un cane a bassa manutenzione, e non lo è. 

Come spiegato dal dr. Siracusa:

“Un’altra percezione errata è che, poiché i gatti sono così soffici e morbidi, alle persone piace molto toccarli, ma ai gatti non piace necessariamente. 

Inoltre, le persone spesso non riescono a fornire ai gatti una stimolazione sufficiente. È importante dare loro l’opportunità di mostrare il loro comportamento alimentare naturale, per esempio. Quindi, invece di mettere semplicemente il loro cibo in una ciotola, dai loro la possibilità di inseguirlo, lanciarlo in aria e balzare e riprodurre l’intera sequenza di eventi che farebbero quando cacciano”.