Psicologo a scuola: è stata illustrata, alla Camera, la proposta di legge dell’Unione degli Universitari. Un passo in avanti che ci allontana dal punto di partenza, ma non ci ha portati ancora a raggiungere l’obiettivo. Ne abbiamo parlato ad Open Day, su Radio Cusano Campus, con Camilla Piredda, coordinatrice nazionale Unione degli Universitari. “La proposta di legge prevede l’istituzione dell’assistenza psicologica gratuita, in ogni scuola e università del nostro Paese, che permetta di intraprendere un percorso di psicoterapia e che prevede all’interno un team multidisciplinare. Spiego meglio: oltre a professionisti che possano fornire un aiuto base, crediamo che debbano essere prese in considerazione figure professionali specializzate nei campi dove vi è maggiore urgenza di intervento. I dati emersi attraverso la nostra ricerca Chiedimi come sto restituiscono un quadro dove vi è maggiore disagio in disturbi del comportamento alimentare, disforia di genere, abuso di sostanze – ha spiegato Piredda – l’anno scorso su un campione di 30mila studenti, tra scuola e università, è emerso che il malessere è generalizzato. C’è una differenza tra gli universitari e i ragazzi delle superiori. I disturbi del comportamento alimentari, ad esempio, sono maggiormente diffusi soprattutto tra gli studenti delle superiori”.
Psicologo a scuola, Piredda (UDU): “Riconoscere di aver bisogno di aiuto è sinonimo di forza”
Psicologo a scuola, se ne parla da tempi non sospetti, ma non sappiamo ancora se il momento è propizio invertire la rotta! La ricerca dell’Unione degli Universitari, “Chiedimi come sto ha voluto sensibilizzare e formare sul tema. Nonostante oggi si parli ancora di benessere mentale persiste uno stigma molto forte, per la maggior parte di noi è difficile ammettere di stare male e chiedere aiuto. Nella proposta di legge sono previsti corsi obbligatori di educazione di genere, educazione all’emotività e sensibilità in modo da prevenire e normalizzare il malessere. Noi vogliamo decostruire, così, la retorica e dire che ammettere di star male è sinonimo di forza, ed è normale – ha aggiunto Camilla Piredda – l’iter è partito ieri con la presentazione alla Camera dove abbiamo consegnato alle parti politiche la proposta. Chiediamo ai partiti di farsene carico, tra i presenti c’è stato un forte interesse, parlo del PD, del M5S, abbiamo avuto difficoltà ad interloquire con la maggioranza”.