Perché si fa il Ramadan? Secondo la pratica islamica, è il mese sacro in cui si pratica il digiuno (sawn). Rappresenta il nono mese del calendario lunare islamico, che dura 29 0 30 giorni. Cambia ogni anno perché dipende dall’avvistamento della luna crescente. Ma quanto dura il Ramadan? Quest’anno è iniziato il 23 marzo e dovrebbe terminare il 21 aprile 2023.
Perché si fa il Ramadan? Il significato spirituale
Il Ramadan è il periodo dell’anno in cui ogni musulmano praticante deve cercare di avvicinarsi ad Allah, puntando alla crescita spirituale. Oltre a osservare il digiuno dall’alba fino al tramonto, per purificare il corpo, deve dedicarsi alla preghiera, alla meditazione, all’autodisciplina, alla lettura del Corano e a un maggiore impegno per le opere di bene. Ma il Ramadan è anche condivisione, dato che è usanza condividere il pasto serale (iftar) insieme alla famiglia, agli amici o ai vicini di casa, recitando insieme delle preghiere chiamate Tarawih.
Tutti gli adulti in buono stato di salute non possono quindi né mangiare né bere. Ma devono astenersi anche dal fumo, dai rapporti sessuali e da comportamenti considerati ‘peccaminosi’ o sconvenienti (come mentire, litigare o dedicarsi ai pettegolezzi). Sono esentati dal digiuno le donne in gravidanza, che allattano o con il ciclo mestruale in corso; i minorenni, gli anziani, chi è in viaggio oppure è malato. I giorni di mancato digiuno (per motivi temporanei) possono essere recuperati durante l’anno.
Cos’è il Ramadan
La parola ‘ramadan’ deriva dall’arabo ‘ar-ramad’, che significa “calore cocente”. In questo mese i musulmani osservano il digiuno per commemorare un evento preciso. Ossia la rivelazione del sacro Corano al profeta Maometto, che si ritiene sia avvenuta proprio durante il Ramadan, da parte dell’angelo Gabriele.
Il digiuno è uno dei cinque pilastri della fede islamica. Gli altri sono:
- la dichiarazione della fede in un unico Dio, Allah, e nel suo Messaggero (shahada);
- la preghiera richiesta 5 volte al giorno (Salat);
- l’atto di donare la propria ricchezza, almeno una volta all’anno, a chi ne ha più bisogno (l’elemosina, Zakat);
- il sacro pellegrinaggio alla Mecca almeno una volta nella vita (Hajj).
Cosa si mangia durante il Ramadan?
Durante il Ramadan sono previsti solo due pasti. Il primo pasto, poco prima dell’alba, è chiamato Suhoor/Sehri, molto leggero, dopo il quale viene recitata la preghiera del Fajr. Il secondo dopo il tramonto, appunto l’Iftar, seguito dalla quarta preghiera del giorno, Maghreb. Tradizionalmente, per interrompere il digiuno si consumano datteri (proprio come fece il profeta Maometto), acqua e succhi di frutta. Dopodiché c’è la cena vera e propria, iniziando con zuppe a base di cereali, pollo, lenticchie per poi arrivare all’ultima portata, generalmente quella più abbondante. Di solito si evitano cibi particolarmente grassi e, in generale, le abbuffate. Ogni Paese però ha le proprie tradizioni.