Come nel 2021 anche nell’appena passata edizione del Gran Premio dell’Arabia Saudita si è svolto un duello tra due ferraristi, con Sainz che si è rivelato una fina nel fianco per quello che dovrebbe essere il “primo pilota” della Scuderia di Maranello, con Vasseur e gli addetti ai lavori a guardare.

Il flop di Leclerc in Bahrain e la penalità scontata sulla griglia di partenza pongono il monegasco alle spalle di Sainz in classifica piloti, con 6 punti al contrario dello spagnolo che ne conta 20. Ma i numeri a volte mentono e infatti Leclerc è stato superiore al compagno in entrambe le prestazioni, con Sainz che si è rivelato alla’altezza solo in Arabia Saudita.

Visto questo dualismo e le prestazioni simili in conferenza stampa il nuovo Team Principal della Rossa ha parlato della sua visione sulle gerarchie in Formula 1, dichiarando che gli ultimi anni dimostrato come queste non siano sempre veritiere.

Il punto di vista di Vasseur sulle gerarchie

Ho passato 30 anni al muretto con i giovani piloti e nelle categorie giovanili non c’è un primo e un secondo pilota hanno tutti lo stesso materiale. Se è possibile farlo nelle categorie giovanili, non riesco a immaginare che la Ferrari non sia in grado di fornire a entrambi i piloti lo stesso materiale. Sarebbe ancora più difficile non farlo. Poi, a un certo punto della stagione, potrebbe essere necessario prendere una decisione. Immaginate che ora Perez vinca due gare e Verstappen si ritiri. Queste situazioni possono accadere ovunque, basta ricordare la stagione di Rosberg e Hamilton (2016). Nessuno si aspettava che Nico vincesse quel Mondiale e invece l’ha vinto. Bisogna spingere con entrambi i piloti e poi la situazione del campionato ti porta a prendere delle decisioni. Abbiamo due piloti forti che possono ottenere punti, podi e vincere gare. E dobbiamo usarli come risorsa. Possiamo spingere al massimo con entrambi. A Carlos Sainz non manca nulla.