Detenute madri e borseggiatrici incinta andranno in carcere, salta la proposta di legge del PD che viene ritirata a seguito della richiesta da parte della maggioranza di differire il carcere per donne incinte o con bambino di età inferiore ad un anno. Proprio su questo ultimo aspetto dei minori è scoppiata la bagarre politica, con accuse pesanti da parte dei membri dem della commissione e la risposta decisa da parte del sottosegretario Andrea Ostellari che aveva promosso l’inserimento di una norma per mandare le borseggiatrici in carcere. Andiamo a ricostruire i passaggi parlamentari di oggi.
Detenute madri e borseggiatrici incinta andranno in carcere, scoppia la polemica
Il Pd ha ritirato la proposta di legge sulla tutela del rapporto tra le detenute madri e i figli minori. E’ quanto si apprende da fonti del centrodestra che hanno partecipato alla commissione Giustizia della Camera dove i dem minacciavano di non votare il mandato ai relatori e ritirare le firme, facendo decadere la pdl e sono stati di parola: “Abbiamo deciso di ritirare la nostra proposta di legge sulle detenute madri dalla commissione Giustizia della Camera. Eravamo a un passo dall’introdurre nel nostro sistema una legge di civiltà per fare in modo di non vedere mai più bambine e bambini dietro le sbarre“, sono le amare parole dei membri della commissione “Con la forzatura della destra di oggi il testo è stato stravolto e purtroppo con queste norme l’obiettivo della nostra proposta è stato cancellato. Se vogliono norme per più bambine e bambini in carcere si facciano da soli la legge. La destra ancora una volta mostra la sua totale insensibilità, una vergogna”. Il segretario del PD Romano Andrea Casu sottolinea: “Non permetteremo al Governo più a destra della storia della Repubblica di usare la nostra proposta per stravolgere la #LeggeSiani e aggravare invece che risolvere la tragedia delle bambine e dei bambini in cella. Continueremo in ogni sede la battaglia per #Maipiùbambinincarcere”.
La risposta del sottosegretario alla giustizia: “Mai più borseggiatrici incinte salve dal carcere, da riformare l’articolo 146”
Di diverso tenore la dichiarazione rilasciata dal sottosegretario alla Giustizia Andrea Ostellari, che commentando la proposta di legge sulle detenute madri ha espresso la propria soddisfazione: “In commissione Giustizia alla Camera – chiarisce – è stata accolta la nostra richiesta, sostenuta da tutto il centrodestra, di riformare l’articolo 146 del codice penale sul tema. Finalmente si cambia: chi commette reati verrà sanzionato, pur nel rispetto dei diritti di tutti, nascituro compreso. Ora, per il bene del Paese attendiamo che il testo venga portato in aula come previsto. Così le borseggiatrici in stato di gravidanza non resteranno impunite e, secondo la valutazione del magistrato, sconteranno la pena presso una casa famiglia o in un apposito carcere per detenute madri”. Dello stesso avviso Matteo Salvini che sottolinea negativamente l’atteggiamento del PD contro la norma anti borseggiatrici: “Il Pd libera le borseggiatrici Rom che usano bimbi e gravidanza per evitare il carcere e continuare a delinquere. Vergognatevi. La Lega aveva fatto passare la norma in commissione Giustizia e ripresenterà subito il testo: è una questione di salute, giustizia e buonsenso”.