Durante l’ennesima giornata di Sciopero generale in Francia contro la riforma delle pensioni, ormai diventata legge, il Paese è stato messo a ferro e fuoco. E’ la nona giornata di proteste che ha visto 800mila persone scendere in piazza a Parigi, mentre in tutta la Francia sarebbero circa 3,5 milioni. Il bilancio – provvisorio – delle proteste parla di almeno 172 persone fermate, e 149 poliziotti feriti, secondo quanto riferito dal ministro dell’Interno, Gerald Darmanin. Ma sono numeri provvisori, destinati ad aumentare. I sindacati hanno poi convocato una nuova giornata di scioperi per martedì 28 marzo.
Sciopero generale in Francia contro la riforma delle pensioni
Nell’ovest del Paese cominciano a registrarsi carenze di carburante dopo i blocchi delle raffinerie attuati nei giorni scorsi. Intanto l’Aviazione Civile ha chiesto alle compagnie aeree di cancellare il 30% dei voli a Orly domani, venerdì 24 marzo 2023, e il 20% in altri aeroporti a causa dello sciopero dei controllori di volo contro la riforma delle pensioni. Gli aeroporti interessati dalla cancellazione di un volo su cinque saranno Marsiglia-Provenza, Bordeaux-Merignac e Lione-Saint-Exupery, sia venerdì che sabato, ha dichiarato la DGAC in un comunicato. A Orly, la situazione migliorerà sabato per i viaggiatori con il 15% dei voli cancellati, secondo la stessa fonte.
Gli scioperi del trasporto pubblico renderanno molto complicati gli spostamenti e aumenteranno il traffico; i conducenti della metropolitana sono stati chiamati ad aderire in massa allo sciopero mentre per quanto riguarda la rete ferroviaria si è prevista una circolazione di solo la metà dei treni ad alta velocità e un terzo di quelli regionali. Già ieri sera, giovedì 22 marzo 2023, qualche centinaio di persone ha manifestato spontaneamente a Parigi, Lione e Lilla.
Sono state circa 800mila le persone che hanno manifestato a Parigi, ha dichiarato la Cgt, anche se il dato delle autorità non era immediatamente disponibile. Si tratta della cifra più alta presentata dal sindacato dall’inizio del movimento; il precedente record nella capitale risaliva al 7 marzo, con 700.000 manifestanti, secondo la Cgt (81.000, secondo la prefettura). Il sindacato ha poi annunciato che in tutta la Francia sono scesi in piazza 3,5 milioni di persone, mentre per il Governo sono 1,08 milioni.
Scioperi in Francia ultime notizie, oggi diverse città in tilt
Mentre si attende l’inizio delle manifestazioni convocate in tutta la Francia nella nona giornata di mobilitazione un sondaggio rivela che le parole del presidente Emmanuel Macron, che ieri ha ribadito la necessità di procedere alla riforma e la fiducia nel governo di Elisabeth Borne, non hanno convinto oltre il 70% dei francesi.
“Se per il bene del Paese devo pagare il prezzo dell’impopolarità, lo farò”,
ha detto ieri Macron.
Il discorso del presidente non ha fatto cambiare idea ai movimenti di protesta: secondo il segretario della CGT, Philippe Martinez, la mancanza di apertura del presidente “ha fatto aumentare la collera”.
Quella del 23 marzo è stata la prima giornata organizzata a livello nazionale da quando la legge è stata adottata senza passare dal voto parlamentare, utilizzando l’articolo 49.3 della costituzione, lo scorso 15 marzo 2023 https://www.tag24.it/542369-francia-proteste-pensioni-21-marzo-2023/
Tour Eiffel e Versailles di nuovo chiusi al pubblico
La torre Eiffel e il castello di Versailles, così come l’Arco di Trionfo e numerose altre attrazioni turistiche di Parigi e della regione Ile de France, sono stati chiusi al pubblico a causa degli scioperi nella nona giornata di azione nazionale contro la riforma delle pensioni. Sui rispettivi siti internet sono segnalate le chiusure, oltre alle istruzioni per ottenere il rimborso dei biglietti acquistati online. Quanto al museo d’Orsay, è stata annullata l’apertura serale del giovedì, aperto al pubblico solo fino alle 18, così come il Louvre.
Da Parigi a Marsiglia, licei occupati in tutto Paese
Da Parigi a Marsiglia, passando per Tolosa e Rouen, sono tanti i licei che sono stati occupati per protestare contro la riforma delle pensioni. Nella capitale francese, riporta Le Figaro, è stato occupato anche il prestigioso e storico liceo Louis-le-Grand. Ma sono stati occupati istituti anche in periferia. A Marsiglia è stato invece occupato il liceo Thiers, a Montplellier gli studenti-manifestanti vietano l’accesso alle scuole superiori Agropolis e Joffre. Al liceo Saint-Sernin di Tolosa, gli studenti hanno organizzato un blocco con i loro genitori e alcuni insegnanti. Nell’ovest del Paese sono bloccati i licei Zola a Rennes e Jean Perrin a Nantes. Il prestigioso liceo Parc di Lione si è mobilitato per la prima volta e sono state erette barricate davanti al liceo Les Bruyeres a Rouen.
A Parigi manifestanti occupano aeroporto e stazione
A Parigi i manifestanti hanno occupato l’aeroporto Roissy-Charles-de-Gaulle e la Gare de Lyon, principale stazione ferroviaria della capitale francese.
Sciopero generale Francia contro la riforma delle pensioni: scontri con la polizia
Sono ore difficili per la Francia, che ancora una volta mostra i ‘muscoli’ contro il Governo. Forse lasciandosi anche un po’ andare. Durante la nona giornata di mobilitazione generale a Parigi i manifestanti hanno lanciato dei sampietrini e sparato fuochi d’artificio contro gli agenti in assetto antisommossa, i quali hanno risposto con diverse cariche. La tensione è stata alta. Scontri anche in numerose altre città, da Bordeaux a Nantes, da Rennes a Lorient. Sono stati registrati atti vandalici contro negozi e infrastrutture pubbliche. Incidenti anche in licei e università in tutto il Paese.