Come mai la Naspi è in ritardo? La nostra redazione continua a ricevere segnalazioni relative a ritardi nei pagamenti della Naspi (Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego) a marzo 2023. Andiamo a scoprire quali potrebbero essere i motivi.

Come mai la Naspi è in ritardo?

Come abbiamo sempre specificato nei nostri articoli, bisogna chiarire innanzitutto che non esiste una data universale per l’accredito della Naspi. La data del pagamento infatti può variare da persona a persona, anche in base al giorno nel quale è stata fatta la richiesta.

Nelle scorse settimane erano state annunciate tre date per il pagamento:

  • 14 marzo
  • 17 marzo
  • 20 marzo

Tuttavia, chi non ha ancora ricevuto l’accredito non deve preoccuparsi eccessivamente, in quanto può capitare che alcuni pagamenti vengano effettuati negli ultimi giorni del mese.

Cosa fare se il ritardo si prolunga?

Se il ritardo dovesse prolungarsi oltre la fine del mese, potrebbero esserci dei problemi e il beneficiario dovrebbe attivarsi per capirne le cause e risolverli.

Uno dei motivi per cui la Naspi non arriva potrebbe essere legato al mancato adempimento del beneficiario al rinnovo del patto di servizio. Entro 15 giorni dall’invio della richiesta per la Naspi infatti, è necessario recarsi al centro per l’impiego del proprio territorio per sottoscrivere il PSP. Venendo meno a quest’obbligo, la Naspi viene bloccata dopo qualche mese.

Altro obbligo a cui il beneficiario della Naspi deve adempiere è quello di partecipare a corsi di formazione per la riqualificazione professionale oltre che a nuove iniziative lavorative proposte dal centro per l’impiego.

Esiste poi un’altra possibile causa per cui la Naspi può essere bloccata. Insieme alla domanda per ottenere il sussidio di disoccupazione infatti, bisogna dichiarare il reddito presunto dell’anno corrente per quanto riguarda le prestazioni di lavoro occasionali e il reddito effettivo dell’anno precedente.