Continua ad aumentare, giorno dopo giorno, il numero delle vittime del naufragio di Cutro. A circa un mese di distanza da quanto avvenuto lungo le coste di Crotone e nel cuore della spiaggia di Steccato di Cutro arriva l’89esima vittima. Il corpo è stato rinvenuto nel tratto di mare che combacia tra Steccato e Praialonga. La donna, di età adulta al momento non accertabile, è in avanzato stato di decomposizione, motivo per cui risulta al momento difficile la sua identificazione ufficiale. Il cadavere, individuato da una motovedetta della Capitaneria di porto di Crotone, era di difficile riconoscibilità per via delle molte ferite su vari punti del corpo.

La Capitaneria stessa, una volta individuato il corpo, l’ha condotto con sé al porto di Le Castella. Qui è stato possibile permettere sia alla polizia scientifica sia al medico legale di poter scoprire qualche segno particolare che possa garantire per un riconoscimento. Dopo il ritrovamento dell’89esima vittima, in base a quanto riportato dai dati elaborati da Ufficio immigrazione, Polizia scientifica ed Asp attraverso i racconti dei superstiti, all’appello mancano 11 personeAncora molte cose, sulla strage di Cutro, sembrano non tornare.

Naufragio Cutro: vittime in aumento da giorni

Come piccole gocce il numero delle vittime della strage di Cutro aumenta di giorno in giorno. Sembra, ultimamente, che vadano di uno in uno, anche per quanto riguarda i ritrovamenti. Il tema, tra le altre cose, è stato al centro delle polemiche nella giornata di ieri, quando il premier Giorgia Meloni ha dovuto replicare punto su punto alle accuse provenienti dall’opposizione per quanto riguarda gli ultimi aggiornamenti inerenti alla gestione del problema migranti.

“Chi accusa il governo di essere responsabile della morte dei migranti annegati a Cutro commette un errore, allo stesso tempo in nessun Paese democratico il presidente del Consiglio accusa le opposizioni, che fanno il loro lavoro, di delegittimare il governo perché chiedono chiarezza”. Lo ha detto Mara Carfagna, presidente di Azione, a SkyTg24 Start.

“E’ grave – ha aggiunto – accusare il governo strumentalmente di aver causato quelle morti, allo stesso tempo però ci sono degli aspetti che non sono chiari nel naufragio di Cutro, a cominciare dal perché sia uscita la Guardia di Finanza e non la Guardia Costiera dopo le segnalazioni di Frontex, che rendevano evidenti situazioni di possibile difficoltà. Ci sono aspetti da chiarire e se un’opposizione chiede chiarezza non calunnia certo l’Italia. Su Cutro il governo ha commesso una serie di errori e credo che ne siano consapevoli anche loro. Non si comprende anche la scelta di andare a Cutro per il Consiglio dei ministri – ha concluso –  senza però testimoniare vicinanza ai sopravvissuti e ai parenti delle vittime”