Niccolò Ferrero La Madre, si chiama così lo spettacolo in cui l’attore piemontese recita insieme a Lunetta Savino sulle assi del Teatro Quirino in Roma. In scena fino a domenica 26 marzo con alcuni giorni in doppia rappresentazione “pomeridiana e serale”, è l’occasione più unica che rara di fare un viaggio nella mente di un genitore ossessionato dall’amore per i figli. Le emozioni di lavorare con l’attrice di Bari, vincitrice del Nastro d’argento con “Le mine vaganti”, il giovane artista le ha raccontate in diretta a “Bagheera”, condotta tutti i giorni dal lunedì al venerdì in pieno drive-time dal cantautore Bussoletti e il sabato nell’edizione serale dalle 20 alle 22 per il “Bagheera Saturday Night Show”. Ecco i passaggi più importanti della loro chiacchierata.


Niccolò Ferrero La Madre, lavorare con Lunetta Savino

“Lei è semplicemente una grande. Ha un talento unico e lavorarci insieme è un privilegio. E’ talmente concentrata sul fare le cose bene che non smette mai di provare neanche quando siamo in pausa. Accanto ad un’artista così ti senti sempre stimolato a dare di più per cercare, anche lontanamente, di stare ai suoi livelli.”


Niccolò Ferrero La Madre, il senso dello spettacolo

“Ne “La Madre”, Florian Zeller, lo scrittore e drammaturgo francese che ha vinto l’Oscar nel 2021 per la migliore sceneggiatura de “Il Padre”, indaga il tema dell’amore materno e le possibili derive patologiche a cui può condurre. La partenza del figlio, ormai adulto, viene vissuta da Lunetta come un vero e proprio tradimento, a cui si aggiunge una decadenza dell’amore coniugale in atto da tempo. Il personaggio di Anna è ossessionata da una realtà multipla in cui le percezioni si sdoppiano creando un’illusione di autenticità costante in tutti i piani narrativi. Il suo mondo è un luogo in cui lei non si riconosce più. Ma la responsabilità di questa solitudine non sta forse anche nell’aver rinunciato alla vita per dedicarsi al proprio unico figlio maschio su cui riversare frustrazioni, rimorsi e ideali d’amore? Il pubblico vede le stesse scene da diversi punti di vista che generano volutamente confusione… la confusione della mente della madre.”


Sul rapporto con i social

“C’è poco privato sui miei canali? Ce n’è zero. Lo so, sono la disperazione del mio agente e dei blog di gossip. Non c’è nulla di premeditato ma io non amo mettere foto di me che faccio la spesa o prendo un caffè a casa. Non è interessante quell’aspetto della mia vita. Credo invece che i vari Instagram e Facebook abbiano senso come strumento per amplificare le cose che faccio lavorativamente e quelle le posto volentieri.”


Sulla fede calcistica

“Sono di Torino… posso mai essere juventino? Ovviamente sono granata, come tutte le persone nate in questa città.”


Sulla partecipazione alla serie “Tutto chiede salvezza”

“Ho talmente tanta stima del regista Francesco Bruni che, pur di lavorare con lui, ho accettato di aiutarlo nei casting dando le battute ai vari attori che venivano provinati. In quella fase non avevo nessuna certezza di avere una parte anche io ma a me già bastava quello. Alla fine ho avuto il ruolo di Damiano e sono davvero grato di aver fatto parte di una serie che è piaciuta così tanto.”

Ecco il link del podcast dell’intera intervista di Niccolò Ferrero:

https://www.radiocusanocampus.it/it/niccolo-ferrero-la-madre

Ecco la locandina dello spettacolo “La Madre” con Niccolò Ferreo e Lunetta Savino:

Niccolò Ferrero La madre