PIERPAOLO SAU TONARA – “Tutte le donne libere hanno l’obbligo di recarsi nell’ufficio del Sindaco a tre ore di distanza l’una dall’altra”. La frase, pronunciata dal primo cittadino del paesino della Barbagia, ha scatenato svariate proteste e richieste di dimissioni. In seguito è stata ritratta: “Scusate, era uno scherzo per ricordare un episodio“.
Pierpaolo Sau Tonara, il commento sotto al post di Gigi Littarru
L’ex Sindaco di Desulo, un comune della provincia di Nuoro in Sardegna, Gigi Littarru, aveva pubblicato un post, dall’identità seria, sul crescente spopolamento del paese della Barbagia. A questa riflessione però, ha risposto con un commento l’attuale Sindaco di Tonara, Pierpaolo Sau, con un fare che è stato definito sessista da coloro che lo hanno immortalato con tanto di screenshot.
“Sono un tipo curioso, a me piace sempre vedere tutto da vicino e se no basta cerco sempre notizie di prima mano.
oggi mi sono messo a frugare mail e cartelle degli anni scorsi.
Ho notato che nel 2010 desulo aveva due plessi della scuola dell’Infanzia e il totale dei bambini che la frequentavano ammontava a 66.
Niente, ve lo volevo dire.
Senza famiglie, senza bambini e senza le scuole siamo destinati all’estinzione.“.
Pierpaolo Sau Tonara, la battuta sessista, poi le scuse
Ecco cosa ha risposto il Sindaco di Tonara Pierpaolo Sau: “Tutte le donne libere hanno l’obbligo di recarsi nell’ufficio del Sindaco a tre ore di distanza l’una dall’altra. Provvedimento da me emanato a Tonara nel 2010 per combattere il calo nascite“.
Come spiegato da lui, successivamente, nelle intenzioni del primo cittadino c’era il voler scherzare su un fatto passato. Infatti Sau, ha scritto: “Scusate, era uno scherzo con Gigi per ricordare un episodio“. Per poi precidere: “Logicamente non è vero e credevo leggesse solo Gigi. Il mio vero provvedimento del 2010 è stato istituire il bonus bebè, primo tra i paesi in Sardegna“.
Vittima inconsapevole del meccanismo social noto come ‘collasso del contesto’, Pierpaolo Sau non si aspettava di essere travolto dalle critiche per la battuta a sfondo sessista, poi eliminata, ma intanto screenshottata. Le richieste di dimissioni sono arrivate immediate, dopo l’indignazione dei social network.
Le risposte al commento di Sau e le parecchie richieste di dimissioni
L’accesa discussione continua, perché Patrizia Cadau, consigliera comunale M5S di Oristano, gli risponde: “@Pierpaolo Sau l’ironica becera e bavosa del sessista di turno. E menomale che lei ha pure un ruolo istituzionale ma non si riserva di contribuire con una fine ironia da uomo delle caverne, l’approccio elevato, la simpatia goliardica del beota che alle dieci del mattino sembra alla quinta birra del torneo della bocciofila“.
Quando legge le scuse del sindaco di Tonara, la Cadau afferma: “A parti invertite, una donna in carica sarebbe già stata lapidata in pubblica pizza come zoccola. E comunque se vuole che legga solo l’interessato, chiusa i social e scrivere in privato“.
Lalla Careddu, già consigliera comunale a Sassari ed esponente progressista rincara la dose: “Ovviamente è sempre uno scherzo. Si dimetta“.
Alla richiesta si unisce anche il consigliere regionale dei Progressisti, Gianfranco Satta: “Tonara è un paese civile, ricco di stori e tradizioni. Oggi il suo primo cittadino ha fatto colare mela maleodorante sulla sua istituzione più importante, riuscendo a offendere tutti e tutte, ma prima di tutto se stesso con parole incommentabili“.
Pierpaolo Sau: “Non utilizzo bene i social…”
Qualche ora dopo, nel pomeriggio, dalla pagina Facebook ‘Comune di Tonara’, Pierpaolo Sau ha rinnovato le scuse:
“Scusatemi, quello che ho scritto non è degno ne di un Sindaco ne di una persona comune. Non utilizzo bene i social e credevo fosse un messaggio diretto unicamente a chi ha scritto il post, da non scrivere ugualmente. Riguardava un episodio e battute di dodici anni fa con presenze femminili nel gruppo, logicamente erano solamente esagerazioni che si formulano in contesti scherzosi dove si gioca al rialzo. Non ho mai mancato di rispetto così e ho sempre pensato che la presenza femminile sia risolutiva in tutte le problematiche, infatti nelle giunte da me nominate ho sempre e da sempre richiesto la presenza. Ho quasi sempre votato una donna in tutti i livelli di elezioni. Sono padre di due ragazze che adoro e mi adorano. I miei interventi, soprattutto sul calo nascite nei nostri territori sono sempre stati energici e determinati. Chiedo scusa a chiunque si sia sentito/offesa/o.
Purtroppo, come tanti in questa zona difficile, sono abituato a scherzare troppo e vi assicuro che solitamente scherzo sulle mie disgrazie.
Pierpaolo Sau“.
Una donna sarda, Francesca Chisu commenta:
“Se fossero vive Le manderei in ufficio, a distanza di tre ore l’una dall’altra, le mie nonne (nonna Cucca e nonna Rosa) per una bella ramanzina!
La sua è una battuta cretina e questa idea di qualificarla come goliardica è più fastidiosa della frase stessa.
Sono sicura che non sia un misogino e nemmeno più maschilista di tanti altri, potrei perdonarla se decidesse di stanziare un contributo economico di 3000 euro per ogni nuova nascita a Tonara!“.
Non solo rimproveri e affronti, Pierpaolo Sau ha trovato anche commenti di chi si schiera dalla sua parte, con parole piuttosto folli. Lorenzo Casesa dice:
“Hai fatto male a scusarti con le femministe criminali. Solidarietà al Sindaco che ha fatto una battuta infelice ma subito colta dalle femministe criminali che non vedono l’ora di rimpiazzare un Sindaco Uomo con un Sindaco Donna. Così ci si fa strada in politicace negli affari, con quote rosa ed eliminando l’avversario bollando ogni battuta sessista.
Io invece ho le prove delle leggi sessiste anti uomo ed Incostituzionali chieste e ottenute dalle femministe criminali. Ne cito solo una di qualche migliaio di leggi anti uomo:
Pensioni:
Opzione donna si.
Opzione uomo non pervenuta.
Domanda: ma perché io uomo devo andare in pensione dopo le donne pur avendo una aspettativa di vita di 5 anni meno delle donne?
Dimettetevi Voi Donne tutte al Governo di Stato, Regioni e Provincie. Vi fate le leggi pro donna a discapito dei ragazzi e degli uomini.
Vergognatevi e dimettetevi tutte!!!
Lorenzo. Un cittadino attento!!!“.