E così, proprio in attesa di ricevere notizie confortevoli sulla pensione minima in pagamento per il mese di aprile 2023, si scopre tutt’altro. Non si registrano variazioni in aumento nel cedolino del prossimo mese.
Brutte notizie per coloro che attendevano un aumento sul trattamento economico minimo, nessuna applicazione della perequazione. Vediamo insieme chi ha ricevuto l’aumento e chi dovrà attendere ancora un altro mese.
Pensioni minime aprile 2023
All’apparenza forse, poteva sembrare che l’Ente nazionale della previdenza sociale avrebbe provveduto all’applicazione della perequazione sulle pensioni minime. Quindi, si sperava fortemente in un aumento del cedolino anche per mettere alla pari con gli altri trattamenti che hanno beneficiato dell’incremento.
A dire il vero, all’appello mancano le pensioni minime e volendo essere obbiettivi l’aumento sul trattamento sembrava quasi una certezza.
In sostanza, si doveva trattare di una prima risposta delle promesse formulate nel 2022. Per ora, l’aumento delle pensioni minime di aprile è scivolato a maggio (salvo imprevisti).
È evidente che si accumula il ritardo sulla previsione del governo italiano giunto già a 5 mesi di distacco dalla tabella di marcia. Una condizione di profondo disagio rilevata anche da thewam.net.
Slittano i mini bonus sul cedolino pensioni INPS
Ciò detto, non si registrano variazioni in aumento sulle pensioni minime, bensì emerge un ritardo di circa 5 mesi.
Il ritardo sarebbe imputabile a problemi tecnici dovuti all’aggiornamento dei trattamenti previdenziali.
In sostanza, i mini bonus sulle pensioni minime sono il frutto della rivalutazione nella misura del 7,3 per cento, per cui il valore delle pensioni passa da 523 euro a 563 euro mensili.
Nello stesso tempo, il governo italiano ha provveduto all’applicazione di altri due tipologie di rivalutazioni, per cui rientrano nel beneficio coloro che hanno raggiunto 75 anni di età e coloro che superano tale soglia anagrafica.
L’applicazione di queste due tipologie di rivalutazioni, definite appunto mini bonus nella misura dell’1,5 per cento e del 6,4 per cento permetteranno di ricevere un aumento sulle pensioni minime, per cui il valore passa da 572 a 597 euro mensili. Però, purtroppo, fino ad oggi non è stato rilevato alcuna tipologia di aumento sui trattamenti minimi.
Per quanto riguarda le pensioni di aprile, ricordiamo che saranno oggetto di trattenute per le addizionali regionali e comunali 2022.
Tali trattenute non saranno applicate sulle prestazioni economiche assistenziali, come ad esempio l’invalidità civile, pensioni sociali e prestazioni non assoggettate a tassazione.
INPS pagamento pensioni minime: quando arriva?
I pensionati possono ritirare la pensione minima seguendo le disposizioni operative fissate dall’ufficio postale di appartenenza. A ogni modo, il pagamento delle pensioni inizia il 1° aprile 2023.
Per l’accredito del cedolino del mese di aprile, sul conto conti correnti postali, libretti postali, conto Banco Posta o Poste Pay Evolution, la data di riferimento è quella del giorno lunedì 3 aprile 2023.
Il calendario dei pagamenti che dovrebbero seguire gli uffici postali prevede il ritiro delle pensioni minime nei seguenti giorni, quali:
- lettera A – B sabato 1° aprile;
- lettera C – D lunedì 3 aprile;
- lettera E – K martedì 4 aprile:
- lettera L – O mercoledì 5 aprile;
- lettera P – R giovedì 6 aprile;
- lettera S – Z venerdì 7 aprile.
Si consiglia, di richiedere maggiori dettagli sul calendario dei pagamenti delle pensioni presso l’ufficio postale di appartenenza, per la possibile variazione delle date applicate dagli uffici postali.
Infine, ricordiamo che la rivalutazione delle pensioni è un provvedimento partito da gennaio 2023. La perequazione piena, è stata stabilita dal Decreto Ministeriale nella misura del 7,3 per cento, con un’applicazione in misura percentuale in funzione del reddito prodotto da pensione.
Ad oggi, hanno ricevuto l’aumento della perequazione dei trattamenti fino a quattro volte il minimo. È slittato l’adeguamento della pensione minima comprensivo delle somme arretrate con decorrenza da gennaio 2023.