È salito a 8 il numero delle vittime nell’attacco con droni notturno dei russi alla città di Rzhishchev, nella regione di Kiev, dove è stato colpito un dormitorio.
Droni sulla regione di Kiev
Edifici danneggiati e 8 morti per l’attacco di droni russi nella regione di Kiev. Ad essere colpiti una scuola superiore e due dormitori nella città di Rzhyshchiv, a sud della capitale ucraina. Più di 20 persone sono ricoverate in ospedale.
Le autorità ucraine avevano precedentemente annunciato che tutti i droni Shahed-136 di fabbricazione iraniana lanciati dalle forze russe sulla capitale ucraina erano stati intercettati dalle difese aeree, il che lascia pensare che a causare il disastro siano stati i resti dei droni intercettati.
Nelle ultime ore c’è stato anche un bombardamento russo nella città di Zaporizhzhia. Un edificio residenziale è stato colpito e ha fatto un morto e 25 feriti, tra cui bambini.
Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky ha reagito all’attacco notturno compiuto dai russi con droni kamikaze di fabbricazione iraniana: “Più di 20 droni iraniani, e anche razzi, numerosi bombardamenti. È stata solo un’altra notte di terrore russo contro l’Ucraina. Ogni volta che qualcuno cerca di pronunciare la parola ‘pace’ a Mosca, qualcun altro dà un ordine per attacchi criminali“.
L’ultima linea elettrica di riserva della centrale nucleare di Zaporizhzhia è stata danneggiata l’1 marzo e si trova ancora disconessa e in riparazione. Senza questa linea di riserva, qualsiasi danno alla centrale potrebbe comportare la perdita di tutta l’energia esterna all’impianto. La centrale ha assoluto bisogno di energia esterna per svolgere le funzioni essenziali di sicurezza, avendo tutti e sei i reattori spenti e due in arresto. È quanto riferisce in un aggiornamento Rafael Grossi, direttore generale dell’l’Aiea, ovvero l’Agenzia internazionale per l’energia atomica.