La crisi delle banche Usa non sembra riuscire a fermarsi. Dopo l’esplosione della bolla che ha colpito prima la Silicon Valley Bank e, a tre giorni di distanza Signature Bank, con il salvataggio della filiale inglese di SVB da parte del colosso HSBC, un nuovo istituto di credito si trova in pesanti difficoltà.
Usa, banche in crisi, c’è anche PacWest
Ad andare in difficoltà la Pacific Western Bank, istituto californiano che si è ritrovato a segnalare, nella giornata di mercoledì scorso, quando i clienti hanno ritirato il 20% dei loro depositi dall’inizio dell’anno. La contrazione è dovuta in gran parte ai ritiri delle società di private equity, i cui depositi sono diminuiti del 43%. Il titolo della banca regionale californiana PacWest è crollato a Wall Street, cedendo oltre il 10%. E nel mirino delle critiche ci finiscono anche le politiche delle banche centrali.
Lo stato di salute di PacWest
A partire da lunedì, la Pacific Western Bank aveva circa 11,4 miliardi di dollari in contanti. Dei suoi depositi complessivi di $27,1 miliardi, circa un quarto era detenuto dalla sua unità al servizio del settore delle start-up e delle imprese. All’inizio dell’anno, circa un terzo dei depositi di PacWest erano presso il suo ramo di rischio, evidenziando quanto duramente quel settore sia stato scosso dall’implosione della Silicon Valley Bank. Ad appesantire la questione, le preoccupazioni degli investitori e dei correntisti, che temevano un contagio e una situazione simile a quelle registrate con SVB. La stessa PacWest ha voluto precisare, dichiarando di aver generato un profitto di quasi 50 milioni di dollari nei primi due mesi dell’anno, “e la qualità degli asset rimane eccellente senza cambiamenti significativi dalla fine dell’anno”.