Lecce, occultamento cadavere dell’anziano di 84 anni, trovato morto la scorsa settimana nella sua abitazione: il figlio che è accusato di averlo nascosto, forse per continuare a riscuotere la pensione, si difende dalle accuse e contrattacca. Quello ritrovato non sarebbe il cadavere del padre. A una settimana circa dal ritrovamento del cadavere dell’anziano del quale si erano perse le tracce da almeno sette mesi stando alle testimonianze dei vicini, il figlio Luigi Roberto Caracciolo avrebbe risposto al magistrato che l’ha interrogato, Luigi Mastroniani, che quel cadavere ritrovato mummificato nell’abitazione dove viveva il padre non sarebbe quello di Antonio Caracciolo. Suo padre, sostiene il 56 enne, sarebbe vivo e vivrebbe in Svizzera dove sarebbe andato a trovare degli amici dal momento che l’anziano ha dei trascorsi nella nazione elvetica. Si tinge, dunque, di giallo il caso di Corigliano d’Otranto, cittadina in provincia di Lecce, dove nell’appartamento di via San Lorenzo 42, una settimana fa è stato ritrovato il corpo mummificato presumibilmente dell’anziano scomparso da circa un anno. Tuttavia, gli inquirenti sarebbero abbastanza sicuri della direzione che hanno preso le indagini finora condotte.
Lecce, uomo indagato per occultamento di cadavere sostiene che il corpo ritrovato non è di suo padre
Assume i contorni di un giallo la vicenda che vede implicato Luigi Roberto Caracciolo, accusato di aver occultato il cadavere del padre, Antonio, forse per continuare a incassare l’assegno di pensione. Il 56enne sostiene che l’uomo trovato mummificato nell’abitazione di via San Lorenzo 42 qualche giorno fa, non sarebbe il corpo del padre, l’84enne Antonio Caracciolo, il quale sarebbe vivo e si troverebbe in Svizzera. In attesa dei riscontri genetici dell’esame autoptico (sarebbe già stata esclusa la natura violenta del decesso), la Procura di Lecce sta indagando sul figlio che avrebbe continuato a incassare la pensione del padre, circa 600 euro, negli ultimi mesi. Anche da questa accusa, Luigi Roberto Caracciolo si sentirebbe scagionato: ha continuato a prendere la pensione perché autorizzato a farlo, con delega. E proprio perché sapendo in vita il padre che l’uomo avrebbe continuato a prelevare i soldi della pensione. Una ricostruzione sulla quale, tuttavia, chi sta indagando nutre forti dubbi. Oggi l’uomo è stato ospite di Pomeriggio 5, continuando ad affermare di non conoscere chi sia l’uomo che è stato ritrovato cadavere nella casa del padre. “Non so ci sia – ha detto – Vi pare che tengo il cadavere di mio padre in casa? Ho solo tre stanze, dove posso metterlo, sotto le piastrelle? Quello ritrovato non è il cadavere di mio padre – ha affermato ancora Luigi Roberto Caracciolo – Non so chi sia”.
L’occultamento forse per continuare a prendere i soldi della pensione
Il presunto corpo di Antonio Caracciolo era stato ritrovato nella giornata del 15 marzo scorso. Nessuno, tra i vicini di casa, aveva più sue notizie da mesi. Tuttavia, il figlio Luigi Roberto, diceva a chi faceva domande, che il padre si trovava in Svizzera, a trovare degli amici. La scoperta del cadavere è avvenuta quasi casualmente dopo la segnalazione della caduta di calcinacci proprio dall’abitazione di Antonio Caracciolo, già pronta dallo scorso 14 febbraio. La polizia municipale ha avuto non poche difficoltà ad accedere nell’abitazione di via San Lorenzo, tanto è vero che, il giorno della scoperta, i poliziotti hanno dovuto accompagnare il figlio per farsi aprire la porta. A quel punto, hanno trovato il cadavere, adagiato su una brandina in cucina, avvolto da delle coperte e nelle vicinanze un ventilatore acceso. Già dalle prime ispezioni cadaveriche della Scientifica era emerso che l’anziano sarebbe morto per cause naturali: il corpo non presentava, infatti, segni di violenza. L’ispezione sarebbe stata confermata dall’autopsia effettuata nei giorni successivi al ritrovamento sul corpo dell’uomo presso l’ospedale Vito Fazzi di Lecce.