Quando è morto Mango? Il cantautore, all’anagrafe Giuseppe Mango, detto Pino, è deceduto improvvisamente, durante un concerto, a soli 60 anni. Sono trascorsi ormai diversi anni da allora, ma restano sempre vive le sue opere.

Quando è morto Mango? Le cause della morte

La sera del 7 dicembre 2014 Mango è al Palaercole di Policoro, in provincia di Matera, ospite di un evento benefico. Salito sul palco a mezzanotte, accusa un malore mentre è al pianoforte, esibendosi sulle note della sua canzone più conosciuta, Oro. Chiedendo scusa al pubblico, interrompe la performance. Viene portato nel retropalco, dove i soccorsi sono immediati: le sue condizioni però appaiono subito molto gravi. Muore prima di riuscire a raggiungere l’ospedale l’8 dicembre, stroncato da un infarto fulminante. E’ sepolto a Lagonegro, in provincia di Potenza, il suo paese natale.

Il 9 dicembre, il giorno dopo della sua morte, il fratello Giovanni si sente male durante la veglia funebre, probabilmente sempre a causa di un infarto. Muore a 75 anni prima poco dopo il ricovero in ospedale.

Moglie e figli

Mango è sempre stato molto riservato sulla sua vita privata. Inizia una relazione con Laura Valente, nota per essere stata la seconda cantante dei Matia Bazar, nel 1983: con lei convola a nozze nel 2004. Prima del matrimonio la coppia aveva già avuto due figli: Filippo (1995), batterista; e Angelina (2001), cantante. Angelina Mango è una delle concorrenti di Amici 22.

Biografia e carriera

Mango, nato a Lagonegro il 6 novembre 1954, nel 1975 si trasferisce a Roma con il fratello Armando nel tentativo di diventare un musicista professionista. Qui incontra Renato Zero, che si accorge del suo talento e lo presenta a Franco Migliacci, produttore della Rca. Nel 1976 incide quindi l’album La mia ragazza è un gran caldo, con cui si fa notare nell’ambiente. Nel 1979 arriva Arlecchino, mentre è del 1982 E’ pericoloso sporgersi, entrambi incisi con la Fonit, con il nome artistico di Pino Mango. Questi album però non ottengono il successo sperato e l’artista decide di riprendere gli studi universitari abbandonati anni prima. A convincerlo a sostenere un nuovo provino con la sua casa discografica sono Mogol e Mara Maionchi, appena diventata la nuova direttrice artistica. Nasce così Oro, uno dei suoi più grandi successi, pubblicato su 45 giri nel 1984.

Nel 1985 partecipa tra le Nuove proposte a Sanremo, arrivando tra i big l’anno successivo sia come interprete con il brano Lei verrà, che come autore di altre tre canzoni presentate alla kermesse. Si esibisce nuovamente al Festival l’anno successivo con il pezzo Dal cuore in poi. In questi anni pubblica quattro album: Australia (1985); Odissea (1986); Adesso (1987), l’opera che contiene un altro grande successo, Bella d’estate, scritto con Lucio Dalla; e Inseguendo l’aquila (1988).

Negli anni Novanta pubblica Sirtaki (1992), il suo cd più venduto, partecipando nuovamente a Sanremo. Seguono Come l’acqua (1992), che contiene Mediterraneo; Mango (1994) e Credo (1997). Nel 1998 partecipa ancora a Sanremo insieme a Zenima con il brano Luce: si classificano al sesto posto. Nel 1999 esce la sua prima raccolta, Visto così. Altre opere arrivano negli anni successivi: Disincanto (2002); Ti porto in Africa (2004); Ti amo così (2005); L’albero delle fate (2007); Acchiappanuvole (2008, cover) e La terra degli aquiloni (2011). L’ultimo album del cantautore è L’Amore è Invisibile (2014). Nel 2019, a quasi cinque anni dalla sua scomparsa, viene pubblicato Tutto l’amore che conta davvero, un cofanetto contenente i suoi successi, ma anche collaborazioni e pezzi meno noti.