Diritto di riparazione Commissione unione europea. Meglio aggiustare che sostituire. Arriva la proposta della Commissione dell’Unione Europea che introduce il diritto alla riparazione. Secondo un nuovo disegno di legge sul diritto alla riparazione l’Ue punta a dare ai consumatori la possibilità di rivolgersi a servizi di riparazione quando la garanzia legale dei prodotti – solitamente di due anni – è scaduta. La nuova proposta è relativa a norme comuni che promuovono la riparazione dei beni danneggiati e ancora recuperabili, che permetterà molti risparmi per i consumatori, ma tenderà a limitare l’aumento dell’inquinamento evitando che aumentino i rifiuti elettronici. Il progetto europeo infatti sosterrà gli obiettivi del Green Deal riducendo notevolmente gli scarti. Negli ultimi decenni non siamo più abituati a riparare gli oggetti rotti, soprattutto gli elettronici. Ormai l’abitudine è cambiare subito il dispositivo danneggiato, senza domandarci se sia possibile ripararlo. Sostituirli è il suggerimento che spesso viene dato anche dalle case produttrici. Quante volte si è sentita la frase: ‘I pezzi di ricambio costano praticamente come ricompralo nuovo, vi conviene cambiarlo’?. Così la sostituzione, fino ad ora almeno, è stata sempre privilegiata rispetto alla riparazione in caso di difetti insorti nei prodotti e i consumatori non sono stati sufficientemente incentivati a riparare i beni dopo la scadenza della garanzia legale. Il massimo del consumismo proprio e ora la commissione Europea ha deciso di porre un freno a tutto questo. La proposta renderà sicuramente più economico, per i consumatori, riparare anziché sostituire i beni oltre ad avere un vantaggio sull’impatto ambientale. Secondo una prima stima, l’iniziativa consente un risparmio di emissioni di gas serra di 18,5 milioni di tonnellate, un risparmio di risorse di 1,8 milioni di tonnellate e 3 milioni di tonnellate di rifiuti in 15 anni. In più una maggiore domanda di riparazione sicuramente stimolerà il settore, incentivando nel contempo i produttori e i venditori a sviluppare modelli di business più sostenibili. Oltre a creare posti di lavoro che ormai stanno scomparendo, come quelli dei tecnici o anche dei laboratori. Secondo il progetto presentato infatti i consumatori potranno decidere e scegliere dove e da chi mandare in riparazione gli oggetti.

Diritto di Riparazione, l’Unione Europea presenta un nuovo disegno di legge, i produttori avranno l’obbligo di informare per quali prodotti forniranno la riparazione

Sarà previsto quindi l’obbligo dei produttori di informare i consumatori sui prodotti per i quali sono tenuti a fornire la riparazione, la creazione di una piattaforma online per la riparazione che consentirà di mettere in contatto i consumatori con i riparatori e i venditori di beni soggetti a ricondizionamento presenti nella loro zona. Questa piattaforma permetterà di effettuare ricerche per luogo e norme di qualità, aiutando i consumatori a trovare offerte interessanti e aumentando la visibilità dei riparatori. Un modulo europeo di informazioni sulla riparazione, che i consumatori potranno richiedere a qualsiasi riparatore e che garantirà la trasparenza delle condizioni di riparazione e del prezzo e renderà più facile per i consumatori confrontare le offerte di riparazione. Oltre alla garanzia legale, i consumatori potranno usufruire di una nuova serie di diritti e strumenti che renderanno la riparazione un’opzione facile e accessibile: il diritto dei consumatori di chiedere ai produttori la riparazione di prodotti tecnicamente riparabili ai sensi del diritto dell’UE, ad esempio lavatrici o televisori. “La riparazione è la chiave per porre fine al modello ‘prendi, crea, rompi e getta’ che è così dannoso per il nostro pianeta, la nostra salute e la nostra economia. Non c’è motivo per cui un cavo difettoso o un ventilatore rotto debbano costringerti ad acquistare un prodotto completamente nuovo”. Ne è convinto il vice presidente della Commissione, Frans Timmermans, che aggiunge: “L’anno scorso abbiamo proposto regole per garantire che i prodotti siano progettati per essere riparabili. Oggi proponiamo di rendere effettivamente la riparazione delle cose l’opzione facile e attraente per i consumatori”.