Risultato prestigioso per Era ora, il film con Edoardo Leo che è il più visto al mondo su Netflix nell’ultima settimana tra quelli non in lingua inglese.

Era ora con Edoardo Leo è il film più visto su Netflix tra quelli non in lingua inglese

Dopo decenni di discussioni su crisi vere o presunte, il cinema italiano sembra poter davvero tornare a sorridere e a dire la propria anche a livello internazionale. Un segnale inequivocabile in questo senso viene dal sorprendente e, indubbiamente, notevole risultato raggiunto da Era ora, pellicola con protagonista Edoardo Leo che, nell’ultima settimana, è diventato il film più visto su Netflix tra quelli non in lingua inglese.

Il trailer di Era ora.

Secondo i dati ufficiali forniti dalla piattaforma streaming, il film, diretto da Alessandro Aronadio e che in inglese è intitolato Still Time, ha totalizzato circa 11 milioni e 500 mila ore di visione nella settimana dal 13 al 19 marzo, conquistando il primo posto nella Top Ten mondiale riservata ai film non in lingua inglese presenti su Netflix. Un risultato la cui proporzione si definisce ancor meglio se si considera il fatto che Era ora ha scavalcato al primo posto quel Niente di nuovo sul fronte occidentale candidato agli ultimi premi Oscar e apprezzatissimo da pubblico e critica.

Era ora, la trama del film Netflix e i motivi del suo successo internazionale

Era ora, presentato a ottobre alla Festa del Cinema di Roma e distribuito su Netflix lo scorso 16 marzo, vede Edoardo Leo e Barbara Ronchi nei panni di Dante e Alice, coppia innamorata che sta costruendo il proprio futuro insieme. Dante, però, è ossessionato dal tempo, sempre troppo poco e che lui è incapace di gestire tra i suoi mille impegni. Una situazione che gli sfuggirà definitivamente di mano quando, dopo l’ennesimo ritardo, addirittura alla festa del suo quarantesimo compleanno, si risveglia la mattina dopo solo per accorgersi che, in realtà, è già il suo quarantunesimo compleanno. È passato un anno senza che lui se ne accorgesse! E lo stesso accade la mattina successiva. Dante dovrà, quindi, capire come uscire da questa situazione paradossale e comprendere come dare importanza al tempo che passa, senza che la vita gli sfugga tra le mani.
Basterebbe questa breve accenno di trama per comprendere le ragioni del successo di un film simile, anche all’estero. Un film capace, cioè, di unire le caratteristiche tipiche della commedia romantica a quelle del cinema fantastico, con l’aggiunta di una scrittura in grado di raccontare una specie di favola moderna – con tanto di morale, sebbene non ‘urlata’ o sottolineata retoricamente – con la giusta leggerezza e intelligenza.
Un paragone immediato che sarà venuto in mente a molti di voi è, sicuramente, quel Ricomincio da capo con protagonista Bill Murray che presenta non pochi elementi di contatto con il film di Aronadio. Una tipologia di film che, per eccesso di mancanza di volontà, il nostro cinema ha faticato a fare negli ultimi anni e che, ora, sembra affacciarsi prepotentemente alla ribalta grazie a registi giovani e di talento, e a produzioni più competenti e meno pigre. La speranza è che quello di Era ora non resti un caso isolato o un modello da replicare fino alla noia più disarmante – altro male atavico della nostra industria cinematografica – ma sia un punto di svolta da cui, finalmente, ripartire.

Per approfondire temi e curiosità legate al cinema, l’appuntamento è con Buio in Sala, la domenica dalle 20 alle 22 su Radio Cusano Campus.