L’Inps ha rivelato che oltre il 55% delle pensioni è di importo inferiore ai 750 euro e circa il 65% si attesta sotto i 1000. L’importo medio mensile è invece di 1.359,53 euro, con un valore più elevato al Nord (1.456,71 euro). Complessivamente le pensioni vigenti al 1 gennaio 2023 sono 17.718.685. L’età media dei pensionati è pari a 74,1 anni, con una differenza tra i generi di 4,7 anni (71,5 anni per gli uomini e 76,2 anni per le donne).
Pensioni, l’analisi dell’Inps per età
Secondo l’analisi dell’Inps, l’età media dei pensionati in Italia pari a 74,1 anni, con una differenza tra i generi di 4,7 anni (71,5 anni per gli uomini e 76,2 anni per le donne). Il 61,6% delle pensioni previdenziali liquidate nel 2022 è costituito da pensioni di vecchiaia, il 7,6% da quelle di invalidità previdenziale e il 30,8% da quelle ai superstiti.
Nel 2022 sono state liquidate 1.350.222 pensioni, il 46,5% delle quali di natura assistenziale. Gli importi analizzati stanziati per le nuove liquidate del 2022 ammontano a 14,2 miliardi di euro, circa il 6,1% dell’importo complessivo annuo in pagamento al primo gennaio 2023.
Il divario tra i due sessi
Il divario tra i due sessi è evidente: per gli uomini la percentuale di prestazioni con importo inferiore a 750 euro scende al 40,9% e se si analizza la situazione della categoria vecchiaia, si osserva che questa percentuale scende al 18,4% e di queste solo il 19,8% è costituito da pensioni in possesso dei requisiti a sostegno del reddito. Sempre per i maschi, si osserva che il 44,8% delle pensioni di vecchiaia è di importo compreso fra 1.500 e 3.000 euro.
Per le donne sono minori i numeri delle pensioni di vecchiaia (3,9 milioni contro 5,3) mentre sono superiori rispetto agli uomini le pensioni erogate ai superstiti (3,02 milioni contro 437mila), quelle agli invalidi civili (quasi 1,88 milioni contro 1,34) e le pensioni sociali.