I Beatles festeggiano i 60 anni del primo album Please please me, che trasformò una band emergente in un fenomeno sociale e culturale, destinato a cambiare il mondo della musica e non solo.

Beatles, i 60 anni del primo album Please please me, che diede il via alla loro leggenda e rivoluzionò il mondo della musica.

La copertina del primo disco dei Beatles, il 45 giri Love me do / P.S. I love you.

Era il 22 marzo del 1963 e il mondo non sarebbe più stato lo stesso. Un giovane gruppo emergente di Liverpool, che si fa chiamare I Beatles, esattamente 60 anni fa pubblicava il suo primo album, intitolato Please Please Me. I quattro giovani forse sono del tutto inconsapevoli del fatto che, da quel momento in poi, la loro musica e le parole delle loro canzoni avrebbero segnato un’epoca e cambiato la vita delle generazioni a venire.
E pensare che a John Lennon, Paul McCartney, George Harrison e Ringo Starr bastarono solamente 9 ore e 45 minuti per registrare un vero e proprio instant album che finì col vendere oltre 20 milioni di copie. Del disco facevano parte due singoli entrati, poi, nella leggenda dei Beatles, Love Me Do e Please Please Me, pubblicati qualche mese prima, cui si accompagnavano altri 12 brani.

  • I Saw Her Standing There
  • Misery
  • Anna (Go To Him)
  • Chains
  • Boys
  • Ask Me Why
  • Please Please Me
  • Love Me Do
  • P.S. I Love You
  • Baby It’s You
  • Do You Want to Know a Secret
  • A Taste of Honey
  • There’s a Place
  • Twist and Shout

Beatles, l’origine di un successo clamoroso quanto inaspettato

Oggi il nome Beatles evoca una storia di cambiamenti radicali: tanto nel costume quanto nella società, nulla sarebbe stato più come prima. Questo spiega perché ai Fab Four vengono dedicati documentari come The Beatles: Get Back, diretto da un regista del calibro di Peter Jackson – autore della trilogia de Il Signore degli Anelli – o anche omaggi come il recente tributo della nostra Mina. Un successo quantificabile nelle stime del Guinness World Record in oltre un miliardo di copie vendute.
Fa sorridere, dunque, constatare come, anche per loro, gli inizi di carriera siano stati all’insegna del ‘contenimento delle spese’ tipico di qualsiasi gruppo o artista emergente. I tre giorni complessivi di registrazione di Please Please Me nel mitico studio 2 di Abbey Road, infatti, costarono solamente 400 sterline – al cambio attuale circa 10 mila – a George Martin della Parlophone, e i quattro ragazzi ricevettero un compenso di appena 7,50 sterline per una sessione di tre ore.

John Lennon.

La morte di John Lennon e la fine di un’epoca

Sorprende constatare come ai Beatles siano stati necessari solamente pochi anni, dal 1960 al 1970, per affermare la rivoluzione di cui furono protagonisti assoluti e principali ispiratori.
Molto si è discusso sulla fine della loro esperienza, sui contrasti tra i due elementi più rappresentativi – John Lennon e Paul McCartney – sul ruolo della fidanzata di Lennon, Yoko Ono, e sugli screzi che portarono i quattro a prendere direzioni diverse e indipendenti una volta sancita la fine della loro collaborazione. Tuttavia, la fine dei Beatles e di ciò che loro hanno rappresentato ha una data precisa: 8 dicembre 1980. Si tratta della data dell’omicidio di Lennon, avvenuto all’ingresso del Dakota Building di New York, per mano di Mark David Chapman. Il trauma che travolse tutto ciò che i Beatles avevano incarnato con la violenza e la brutalità. Il lutto che radunò migliaia di persone nel mondo fu l’ultimo evento in cui gli ideali e ciò che i Beatles simboleggiavano poterono manifestarsi in tutta la loro forza. Dopo sarebbero stati solo memoria e malinconia.