Matteo Renzi fuga i dubbi in merito alla creazione del nuovo partito che terrà insieme Italia Viva ed Azione, quindi il Terzo Polo. Lo ha fatto tramite la sua newsletter e spiegando di credere tanto – e molto – al progetto politico messo in piedi con Carlo Calenda.

Matteo Renzi e l’ok al partito unico: nessun retropensiero

Renzi è intervenuto sul tema tramite i suoi canali perché “in molti mi state chiedendo cosa voglio fare da grande” ma – ha aggiunto – “la situazione è molto semplice: voglio lavorare affinché il progetto con il Terzo Polo prenda forza”. A riprova di questo ha specificato che, a ben vedere, Italia Viva ha già deliberato tramite votazione interna e dato mandato a Carlo Calenda ed Elena Bonetti di organizzare un comitato politico. Composto, spiega, anche da dirigenti di Italia Viva. Le sue parole:

Dobbiamo tutti dare una mano perché il lavoro di questo comitato funzioni bene e ci consegni un percorso credibile per fondare il partito nuovo entro questo autunno. Ci sono tutte le condizioni perché ciò accada e funzioni; quindi, lavoriamo senza polemiche e senza retropensieri.

L’ex Presidente del Consiglio invita poi alla partecipazione quindi all’iscrizione ad Italia Viva, passaggio propedeutico all’immissione di contributi in termini di idee per la costituzione del nuovo partito. Il quale, precisa, non si chiamerà Terzo Polo. Così Renzi:

Come vedete io ci sono e ho molte idee per il futuro. Sia per l’Italia che per l’Europa. Sia per la parte educativa che per la parte culturale. Sia come parlamentare, sia come cittadino. Quindi nessun disimpegno, vedrete.  Mentre diamo una mano a Calenda e agli altri amici a costruire un percorso forte per il Terzo Polo (che non si chiamerà così), abbiamo un sacco di sogni da costruire. Lo faremo con un sorriso, come sempre.

Su Schlein e Conte

Il nuovo partito del Terzo Polo non sarà molto diverso da quello che è oggi: un partito mediano tra la maggioranza e l’opposizione. Ne fornisce riprova Matteo Renzi che, nella newsletter diffusa oggi, ha mandato stoccate ai colleghi di opposizione. In primis a Giuseppe Conte reo di aver prodotto un Superbonus che, a sua detta, si presta a speculazioni e truffe edilizie. Infatti, ha scritto che:

In provincia di Avellino ci sono indagini per quasi due miliardi di truffa allo Stato grazie alle geniali intuizioni legislative di Giuseppe Conte e dei Cinque Stelle. Inutile gridare onestà se poi si fanno delle leggi che permettono grandi business ai disonesti, ai ladri, ai truffatori. Anche perché proprio i Cinque Stelle ci hanno massacrato in questi anni accusandoci – anche personalmente – di ogni delitto. È di lunedì la notizia che ho ricevuto l’ennesima archiviazione. Dopo venti mesi di indagini sono stato archiviato dall’accusa di falsa fatturazione e di finanziamento illecito in un procedimento che è stato molto pompato dai media ma che si è risolto, come era logico, in un nulla di fatto.

Ad Elly Schlein, invece, ha rimproverato alcune dichiarazioni che la Segretaria del Pd ha detto ospite di Alessandro Cattelan e cioè che chi ha imbrattato Palazzo Vecchio a Firenze – episodio che ha portato alla reazione plateale del Sindaco di Firenze Nardella – va ascoltato in nome delle battaglie scientifiche che porta avanti. Per Renzi, però, chi ha imbrattato il palazzo:

Non è un seguace della scienza: è un vandalo che fa del male alla cultura, alla bellezza, all’identità di un popolo. Chi vandalizza l’arte non merita di essere ascoltato: merita di essere punito.