Stranger Things giungerà alla sua conclusione con la quinta stagione e Gaten Matarazzo, interprete di Dustin, è preoccupato per la perdita della stabilità economica garantita dallo show, temendo di tornare alla condizione di attore precario.
Stranger Things, Gaten Matarazzo preoccupato dalla fine della serie Netflix: “Ora tornerò a essere un precario”
Sono tanti i sentimenti che accompagnano questi mesi che porteranno alla quinta e ultima stagione di Stranger Things, serie Netflix che ha segnato l’immaginario del piccolo schermo negli anni Duemila. Da parte dei protagonisti dello show, come confermato dalle recenti parole di David Harbour, interprete dello sceriffo Hopper, la sensazione è dolceamara, caratterizzata, da un lato, dal desiderio di andare avanti e tentare nuove strade ma anche, dall’altro, dal dover dire addio a un capitolo fondamentale della propria vita e carriera.
A ribadire questo concetto legato alla conclusione di Stranger Things ci pensa ora Gaten Matarazzo, che nella serie veste i panni di Dustin, sottolineando come la fine di una simile produzione rappresenti anche, per un attore, il ritorno a uno status lavorativo precario e segnato da una certa insicurezza.
Intervistato da Jimmy Fallon nel suo Tonight Show per l’emittente statunitense NBC, Matarazzo ha parlato di vera e propria paura da lui provata per il cambiamento che lo attende.
“Ovviamente c’è molta emozione perché tutti vogliamo vedere come va a finire lo show, come evolveranno questi personaggi nella loro ultima avventura e come finirà il loro viaggio. Ma c’è anche una paura profonda. Questo percorso non è stato solamente fantastico, ma ha anche rappresentato una sicurezza dal punto di vista lavorativo. Ora che è finito, tornerò a essere un attore precario”.
Stranger Things, per Gaten Matarazzo la conclusione della serie segnerà la fine di “un aspetto determinante dei miei ultimi dieci anni di vita”
Matarazzo non si è pronunciato su eventuali anticipazioni su cosa riserverà la trama della quinta stagione di Stranger Things per i suoi protagonisti, un mistero conosciuto probabilmente solo agli autori della serie.
Tuttavia, ha parlato di cosa rappresenterà questo finale per se stesso e per i personaggi dello show: una vera e propria fine di un’epoca.
“La serie è stata qualcosa di importantissimo ed essenziale per la crescita di tutti noi. Personalmente, mi ha accompagnato per tutta l’adolescenza e fino ai 20 anni, diventando l’aspetto determinante dei miei ultimi dieci anni di vita. Mi piacerebbe che questa conclusione fosse un bel trampolino di lancio per la nostra crescita. Mi piacerebbe vedere questi personaggi riuscire a superare i traumi con cui hanno dovuto fare i conti negli ultimi anni“.
Gaten Materazzo di Stranger Things e Sydney Sweeney di Euphoria, la precarietà del mestiere dell’attore
Le parole dell’attore possono sembrare inopportune, di fronte a condizioni di precarietà lavorativa sicuramente peggiori vissute da moltissime altre persone nel mondo. Tuttavia, al di là delle luci scintillanti di Hollywood, non si deve dimenticare che quello dell’attore è, effettivamente, un mestiere precario, caratterizzato da periodi di inattività più o meno prolungati, in cui l’incertezza può farla da padrona. A questo, poi, si deve aggiungere la giovane età dell’interprete di Dustin, che lo porta inevitabilmente a preoccuparsi maggiormente di quello che potrà essere il suo futuro dopo la fine della serie Netflix.
Non è un caso, infatti, che le sue parole facciano eco a quelle pronunciate qualche tempo fa dalla sua collega Sydney Sweeney, tra i protagonisti del teen drama HBO Euphoria, che aveva dichiarato quanto un’eventuale interruzione del lavoro di alcuni mesi rappresenterebbe per lei un problema sul fronte economico. Sia perché i salari sono diminuiti rispetto al passato, sia per le retribuzioni spettanti ad agenti, commercialisti e figure simili che circondano un attore arrivato a un certo punto della sua carriera.
Insomma, al netto dei privilegi di cui godono i protagonisti di show di successo, bisogna sempre tener presenti vari fattori e le caratteristiche specifiche di una professione per sua natura ‘instabile’ come quella dell’attore.
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