Mario Giordano vaccini Aifa: nella puntata di Fuori dal Coro andata in onda martedì 21 marzo su Rete4, il giornalista ha mostrato delle carte definite ‘segrete’ dell’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA). Documenti interni che sarebbero la prova di come i vaccini anti-Covid siano stati somministrati agli anziani e ai soggetti fragili, ma senza sapere quali sarebbero stati gli effetti avversi. Una vicenda che sta scatenando un’ondata di polemiche.
Mario Giordano vaccini Aifa: le rivelazioni
Il giornalista ha subito annunciato lo scoop all’apertura della puntata, sottolineando “Ci hanno fregati“.
La pandemia, i morti, il Covid: ci hanno raccontato balle. Quello che emerge dall’inchiesta della Procura di Bergamo, è che ci hanno raccontato balle anche sui vaccini. Questi sono i documenti segreti interni all’AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco) che vi sveliamo in esclusiva. Questo è del 15 gennaio 2021: la vaccinazione era solo all’inizio. E da chi si inizia? Si inizia dalle persone fragili, dagli anziani e dai malati.
Quindi il conduttore svela ‘la verità taciuta’ contenuta in questa documentazione:
Ebbene in quel momento, quando si iniziano a vaccinare gli anziani e i fragili, l’Aifa sa che non esiste uno studio sugli effetti del vaccino sulle persone fragili. E lo scrive: “Attenzione i pazienti fragili rientrano tra le popolazioni non studiate“. Tanto è vero che un funzionario prova a scrivere in un documento che i vaccini hanno dimostrato un’elevata efficacia e l’Aifa lo cancella, perché non si può dire un’elevata efficacia perché non è stato neanche studiato. In quel momento si mandano milioni di italiani fragili a fare il vaccino dicendo che c’è un’elevata efficacia e che ci sono le prove e gli studi dell’elevata efficacia. E invece questo non c’è. E l’Aifa nei suoi documenti interni lo scrive. In quei giorni, infatti, era arrivata la notizia dalla Norvegia di 23 anziani morti subito dopo il vaccino, allora c’era preoccupazione. E nell’Aifa ci fu uno scambio di documenti interni: “Dobbiamo tranquillizzare tutti”.
Giordano: “Non possono dire la verità”
Mario Giordano spiega che dall’AIFA decisero alla fine di non pubblicare nulla, perché non avrebbero potuto dire la verità: ossia che non erano stati effettuati degli studi sui vaccini per i pazienti fragili. Il giornalista mostra poi un altro documento, datato 18 gennaio 2021, della Regione Emilia Romagna. Un rapporto in cui sarebbero contenuti dati delle reazioni avverse con numeri superiori rispetto a quelli nazionali: 1000 segnalazioni ogni 100 mila dosi, contro 729 ogni 100 mila dosi. Un tasso ritenuto ‘dato di segnalazione rilevante’. Report che però non verrà mai pubblicato perché il 18 febbraio, un mese dopo, l’AIFA raccomanda di non divulgare documenti ad uso interno. Ma c’è di più. Secondo quanto rivelato da Giordano in trasmissione, anche i dati relativi alle reazioni avverse del vaccino Astrazeneca, piuttosto elevati, sarebbero stati poi eliminati da un rapporto ufficiale dell’AIFA.