Così come per le truffe online, aumentano i casi di truffe agli anziani e in particolare tra le più diffuse negli ultimi tempi ci sono le truffe legate al figlio o al nipote che hanno bisogno di aiuto urgente per togliersi dai guai e hanno bisogno di denaro. 

È importante, quindi, conoscere le linee guide diffuse dalle autorità per evitare di diventare vittime delle truffe e dover poi cercare di recuperare il denaro perso. Ma allora a cosa fare attenzione?  È bene sapere che, ultimamente, prima di effettuare la truffa vera e propria i malviventi prendono informazioni precise grazie alle telefonate fatte ai pensionati sotto forma di interviste di mercato. 

Le truffe agli anziani più diffuse

Come anticipato tra le truffe agli anziani più diffuse, al momento, ci sono quelle legate a un familiare che si trova in difficoltà – di volta in volta è diversa – può aver fatto un incidente, aver vinto un concorso, aver bisogno di soldi per un bonifico, può essere stato arrestato; insomma le situazioni più disparate. Ma, attenzione. È proprio il familiare a chiamare per chiedere aiuto all’anziano e, infatti, molto spesso il numero di telefono del familiare che sarebbe in difficoltà viene tenuto occupato in modo che l’anziano vittima della truffa non riesca a mettersi in contatto. 

Tra le più recenti c’è anche la chiamata, finta, del direttore delle Poste per pagare il ritiro di un pacco ordinato da un parente. In ogni caso è bene fare attenzione a chi vi racconta delle strane storie per giustificare una richiesta di denaro, anche se si spaccia per familiare. Prima di fornire informazioni, contati o gioielli riflettere e nel dubbio chiamate il 112.

Vademecum per le truffe agli anziani

Per evitare di diventare vittima di truffa agli anziani è bene ricordare alcune semplici regole che possono salvarci dagli inganni. Prima di tutto gli enti socio-assistenziali come l’Inps o Inail non hanno personale operativo che faccia telefonate o visite a domicilio a titolo di prevenzione, accertamento o per ragioni amministrative. Stesso discorso per le Asl, con l’unica eccezione delle visite specialistiche a domicilio che però sono richieste dal medico di base e preannunciate in modo inequivocabile al paziente.

10 consigli da seguire per evitare le truffe

  • Attenzione alle (troppo) buone occasioni: iniziative, offerte, all’apparenza assai vantaggiose, se veramente tali vengono presentate con chiarezza e si è sempre in grado di controllarle e non sarà un incontro occasionale a proporvele. È facile invece che si tratti di una truffa. Il cui ideatore, una volta giunto a buon fine, si  dissolverà nel nulla. Le truffe possono essere fatte di persona, al telefono o per posta, anche quella elettronica. Si può essere fermati per strada, si può ricevere una visita a casa, si può venire contattati con i più diversi sistemi. Ma l’atteggiamento del malintenzionato è sempre lo stesso: qualcosa di positivo o estremamente negativo è accaduto, sta per accadere oppure potrebbe accadere se non accettate l’offerta.
  • Fate attenzione alle apparenze: sorriso cordiale, massima disponibilità, i truffatori si presentano con un aspetto tranquillizzante e amichevole. L’ideale per conquistare la vostra simpatia. Fate attenzione in casa ma anche per strada, dopo aver ritirato la pensione o i contati al bancomat. È importante diffidare di chi si avvicina e non è conosciuto.
  • Non aprite la porta. Può sembrare sciocco ricordare l’importanza di non far entrare sconosciuti nel palazzo così come in casa, ma non lo è. Controllate sempre dallo spioncino e se proprio pensate di dover aprire utilizzate un sistema di blocco, come la catenella, per la porta. Ricordate bene che un funzionario delle istituzioni non si presenta in casa senza preavviso, così come un tecnico di luce e gas. E in ogni caso se la cosa non vi convince fate attendere fuori alla porta e contattate l’ente di riferimento per avere conferma che un loro operatore è stato inviato e per quale motivazione.
  • No in contanti. Attenzione anche ai venditori porta a porta che vi mostrano il rivoluzionario elettrodomestico, la storica enciclopedia o i prodotti alimentare. Se proprio non volete rinunciare al grande acquisto non pagate in contanti, è sempre meglio un bollettino o un bonifico per avere traccia del pagamento e conferma dalla società che ha offerto il prodotto. Se invece a dover arrivare è il famoso pacco ordinato da un familiare chiedete di lasciarlo nell’androne del palazzo, al portiere o sullo zerbino e se bisogna firmare, ricordate di non far entrare nessuno in casa.
  • Attenzione al fino tesserino. In casa è possibile ricevere tantissime visite, ma non dagli impiegati della banca (che ricordiamo lavorano nelle sedi o agli sportelli) da chi fa parte di un’associazione o un ente benefico o religioso che solitamente inviano richieste di aiuti e partecipazione con delle lettere e mai con inviati porta a porta. Attenzione anche se alla porta c’è un rappresentante delle Forze dell’Ordine con tesserino che giustifica gli abiti civili: Carabinieri, Polizia e Guardia di Finanza operano presso le abitazioni in uniforme e vi giungono con auto di servizio. Chiamate senza esitazione il 112.

Come smascherare una truffa

  • Non date confidenza al telefono. Attenzione anche a quello che dite telefonicamente sia per evitare spiacevoli sottoscrizioni di servizi, contratti o altro sia perché vi possono venire offerte opportunità “per appuntamento”. Anche qui è bene ricordare che l’Inps, l’Inail e le Asl non ricorrono al telefono se devono effettuare dei controlli o risolvere problematiche amministrative. Evitate conversazioni e soprattutto confidenze con chi vi ha contattato erroneamente e, però, mira a ottenere qualche informazione su di voi per poi utilizzarla in futuro. Avvocati che chiedono soldi per familiari in difficoltà mandando degli incaricati: non pagate nessuno e avvisate il 112.
  • Non date confidenza anche su internet. L’attenzione non deve mancare anche, forse soprattutto, online. Cercate di proteggere i vostri dati con delle password sicure e non date confidenza agli sconosciuti. Le truffe online sono in aumento: ecco le più diffuse.
  • Attenzione ai bambini, evitate di mandarli ad aprire la porta o il portone di casa e non fategli rispondere al telefono senza controllare con chi parla perché potrebbe fornire importanti informazioni agli sconosciuti malintenzionati. È importante spiegare sin dai primi anni di età che non bisogna dare confidenza o accettare dolci e giocattoli per strada dagli sconosciuti. E lo stesso vale per voi, adulti.
  • Non cadete in distrazioni. Fate attenzione a quello che vi circonda perché entrare in “confidenza” è facile, basta una spinta involontaria, una moneta che cade o una battuta spiritosa. Attenzione al bar, negli autobus e in generale in tutti gli ambienti caotici e con molta confusione queste sono le situazioni ideali per piccoli furti. Fate attenzione alle borse e ai borselli aperti e se dovesse capitare che qualcuno cerca di sfilarvi la borsa non opponete resistenza per evitare problematiche più grandi come un’aggressione o una brutta caduta per via della spinta.
  • Create relazioni con i vicini. È importantissimo avere delle persone di cui fidarsi che abitano vicino casa, nel pianerottolo o comunque nel palazzo. È bene prendere le giuste precauzioni nei confronti di estranei e di chi vuole entrare in casa ma può essere fondamentale, oltre ai sistemi di sicurezza come la porta blindata e l’allarme, avere delle buone relazioni con i vicini. Nel momento in cui un malvivente cerca di truffarvi o di farvi del male l’interesse di un vicino che sente e si preoccupa può davvero salvarvi da situazioni spiacevoli. Quindi è bene che chi vi è vicino conosca le vostre abitudini e anche i vostri familiari, se vivete da soli, in modo che possa intervenire senza dubbio ed esitazione nel momento in cui vi sente in difficoltà e vede degli estranei alla vostra porta.