Metropolitana Roma scale mobili e ascensori disagi continui per i viaggiatori. TAG24 vi accompagna in un viaggio dalla Metro Battistini a Termini, rispettivamente capolinea e snodo fondamentale del trasporto romano. Se nel capolinea della Linea A la situazione è ottimale con scale mobili ed ascensore funzionanti lo stesso non si può dire dopo il nostro arrivo nella stazione centrale della Capitale. In un altro reportage abbiamo invece analizzato la situazione nella metro Colosseo, con le tante difficoltà per i disabili e la situazione di degrado con la scala mobile rotta da mesi. Nel video seguente TAG24 vi porta nella stazione di Roma Termini, ma anche a Spagna crocevia fondamentale per i turisti dove non è presente neppure un ascensore o un montascale che collega alla banchina con grandi impossibilità di accedere per disabili e gravi disagi per i passeggini.
Metropolitana Roma scale mobili e ascensori, il nostro video a Termini e Spagna
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L’arrivo alla stazione Termini non è dei più felici: su ben quattro scale mobili a salire una è transennata per la manutenzione, un’altra risulta spenta mentre due sono pienamente operative. La percentuale del 50% di scale guaste continua dove in salita verso la stazione e il cambio con la metro Laurentina è operativa una scala su due, stessa cosa procedendo nella successiva rampa verso i tornelli di uscita. Sono tutte rotte invece le scale mobili quando dalla metro B proveniente da Rebibbia si cerca di andare verso i binari della Linea A: in questo caso l’unica scala mobile in discesa è rotta e per i disabili non è di facile intuizione la strada per raggiungere l’ascensore. Si sente una signora mormorare sconsolata: “Sono sempre rotte, non è possibile”, ed ha ragione, visto che anche le scale per uscire sulla scala mobile in direzione Piazza dei 500 sono per metà transennate.
Il giallo sui collaudi per gli interventi di manutenzione, sono stati davvero richiesti?
Qui però c’è una sorpresa: la scala mobile risulta riparata e perfettamente operativa, ma come ci spiegano gli addetti della stazione e come confermato ai nostri microfoni dall’Assessore alla Mobilità Patané risultano completati ben 40 interventi su 116 ancora in attesa di regolare collaudo Ansfisa, l’Agenzia Nazionale per la Sicurezza delle Ferrovie e delle Infrastrutture Stradali e Autostradali. Noi abbiamo contattato Ansfisa che ci ha spiegato come le cose spesso con ATAC non siano andate così anche in passato: “Noi interveniamo su richiesta del gestore, spesso viene compiuta l’opera di manutenzione e ci viene fatta richiesta per la prova finale. Quando ATAC manda la richiesta di intervento passa un determinato tempo, ma il collaudo avviene se arriva la richiesta. In passato il gestore ha detto di aspettare il collaudo quando in realtà non era stata mandata la richiesta. Noi dobbiamo essere chiamati per il collaudo“. Al momento Ansfisa risponde che la situazione è la seguente: ci sono 24 impianti (scale mobili e/o ascensori) con lavori ancora in corso per la revisione o con documentazione non ancora inviata ad ANSFISA,
13 impianti (scale mobili e/o ascensori) per i quali è in corso l’esame della documentazione e la successiva programmazione della visita da parte di ANSFISA, 2 impianti (scale mobili) con visita programmata per prossima settimana nel nodo di Termini. Non trova dunque conferma l’affermazione dell’Assessore Patané di 40 impianti in attesa di collaudo.
Un’odissea per disabili e persone a mobilità ridotta
Viaggiare sui mezzi pubblici a Roma è molto complesso, il paradosso avviene quando arriviamo alla Metro di Spagna la più importante per quanto riguarda i milioni di turisti in arrivo a Roma: c’è un ascensore che permette di andare dalla stazione alla cima di Trinità dei Monti evitando la scalinata, ma non c’è alcun montascale o ascensore per raggiungere i binari. Un paradosso visto che l’ascensore segnalato chiaramente per i disabili non può essere raggiunto visto che la stazione ha delle barriere architettoniche insuperabili per l’uscita dai binari. Sul sito della Municipale è facilmente reperibile l’elenco di tutti gli impianti con scale mobili, montascale o ascensori fuori uso, che rendono dunque le relative stazioni inaccessibili per le persone diversamente abili. Continua dunque l’odissea per coloro che si trovano a viaggiare con la metropolitana di Roma, dove presto diventerà operativo il rincaro del biglietto a 2 euro.