Piano casa del comune di Roma: la trasmissione di Mario Giordano ha rivelato ieri l’esistenza di chat private tra l’Assessore alle politiche abitative Andrea Tobia Zevi e Luca Fagiano, storico leader per le occupazioni nella Capitale. L’assessore Zevi avrebbe inviato, in anteprima esclusiva, il nuovo Piano casa del comune di Roma a Fagiano. Quest’ultimo non avrebbe però apprezzato la bozza di Piano e avrebbe intimato l’assessore di procedere a modifiche, pena il deterioramento dei rapporti tra il suo movimento e il Campidoglio. L’assessore Andrea Tobia Zevi ha però respinto in un post Facebook tutte le accuse. Solo ieri TAG24 aveva discusso le strategie abitative dell’amministrazione Gualtieri con il consigliere di opposizione Federico Rocca, il quale aveva denunciato la tendenza dell’attuale Giunta a favorire gli abusivi.
Fuori dal coro e lo scoop sul Piano casa di Roma: la chat tra l’assessore Zevi e Fagiano, leader delle occupazioni nella Capitale
Nella puntata di ieri di Fuori dal coro, la trasmissione di Mario Giordano, è andato in onda ieri un servizio realizzato da Eugenia Fiore sulle occupazioni abusive nella Capitale. Nel video si può vedere come la giornalista, recatasi presso uno stabile occupato, non abbia ricevuto una bella accoglienza. Una volta notate le telecamere, infatti, gli occupanti le hanno intimato bruscamente di non riprendere accompagnandola con la forza e con le minacce verso l’uscita dello stabile.
Il vero scoop è però un altro. Fuori dal coro ha infatti rivelato di essere in possesso di una chat esclusiva tra Andrea Tobia Zevi, assessore al Patrimonio e alle Politiche abitative del Comune di Roma, Yuri Trombetti, consigliere e Presidente della Commissione Politiche abitative e Luca Fagiano, storico leader del movimento per la casa a Roma.
Secondo la ricostruzione di Rete4, l’assessore Zevi avrebbe inviato in anteprima a Fagiano il documento di approvazione del Piano strategico per il diritto all’abitare 2023-2026.
Siamo al 26 febbraio 2023: la bozza di documento – allora riservata – viene ricevuta da Fagiano che non sembra però apprezzare e scrive «il piano è lontano anni luce da quello che ci aspettavamo. Così non va proprio». Interviene allora il consigliere Trombetti che rassicura «lo modificheremo». Perentoria la risposta di Fagiano che non ammette altra soluzione: «deve essere modificato, altrimenti la relazione con la Giunta si incrina».
È a questo punto che interviene l’assessore Zevi: «possiamo farlo adesso». Conferma – o quasi sembra dirigere – Fagiano: «modifichiamo e portiamo in Giunta...»
Il servizio pubblicato da Fuori dal Coro ha fatto scoppiare la protesta delle opposizioni: Virginia Raggi, ex sindaca del Comune di Roma e oggi consigliere capitolina, affida la richiesta di dimissioni di Zevi a una nota stampa:
Riguardo alla denuncia della trasmissione ‘Fuori dal coro’ che svela come il piano casa della Giunta capitolina sia stato scritto assieme agli abusivi, da ex sindaca suggerirei al sindaco Gualtieri, che immagino estraneo alla vicenda, di rimuovere immediatamente l’assessore Zevi e chiedere un passo indietro al presidente della commissione Trombetti, evidentemente entrambi implicati in questa vicenda gravissima, oltre che revocare immediatamente la direttiva n.1 che garantiva la residenza agli occupanti abusivi.
Lo avevamo detto subito che sembrava scritta per garantire gli occupanti a scapito di chi da anni attende pazientemente in graduatoria l’assegnazione di una casa – aggiunge la consigliera M5s – il sindaco torni a rimettere la legalità al centro delle politiche capitoline e, con essa, il diritto di chi è da anni in graduatoria a non vedersi scavalcare dagli abusivi.
A farle eco è anche Linda Meleo, ex assessore alle infrastrutture e ai trasporti del Comune di Roma, che dichiara:
Lascia di sasso la notizia lanciata dalla trasmissione televisiva di Rete 4 Fuori dal coro, che pubblica una chat da cui si evince come la Giunta capitolina mostri le carte agli occupanti abusivi e ai loro capi per redigere il Piano casa. Una notizia che, dati alla mano, pare di una gravità inaudita; l’assessore al Patrimonio Tobia Zevi, in relazione al Piano Casa, avrebbe addirittura mostrato carte e ricevuto indicazioni apparentemente assertive da Luca Fagiano, leader degli occupanti: non si capisce bene a che titolo. Un fatto grave che ci preoccupa molto e che apre un’ombra sulle modalità con cui sono costruite le delibere approvate in Giunta e in Assemblea. È evidente che la priorità non è cercare di aiutare le migliaia di persone in lista di attesa per ricevere una casa. Chiediamo che l’assessore Zevi faccia immediatamente un passo indietro e si dimetta se questo è quanto accaduto.
Alla richiesta di chiarimenti si unisce anche Francesco Rocca, consigliere di opposizione e presidente della commissione Trasparenza di Roma che già ieri, in un’intervista esclusiva a TAG24, aveva denunciato l’esistenza di «un filo logico nelle azioni che la giunta Gualtieri sta mettendo in campo nei confronti delle occupazioni abusive». Posizione, questa, confermata anche oggi a seguito dello scoppio della polemica sulle presunte chat dell’assessore Zevi:
Le indiscrezioni annunciate nella trasmissione Mattino Cinque e confermate nella trasmissione Fuori dal Coro che hanno rivelato uno scambio di messaggi tra l’assessore al Patrimonio e politiche abitative di Roma Capitale Tobia Zevi e uno dei leader dei movimenti di occupazione della città di Roma è a dir poco inquietante. Da mesi denuncio questo eccessivo sbilanciamento dell’amministrazione comunale nei confronti delle occupazioni abusive e tutti i provvedimenti fin qui approvati dalla giunta Gualtieri vanno in tal senso, pensiamo all’immobile di Porto Fluviale, alla direttiva con la quale concedono la residenza agli occupanti abusivi fino all’ipotesi di acquistare lo Spin Time. Se avevamo bisogno di una conferma lo scambio dei messaggi tra Zevi e Fagiani lo è ma è inaccettabile che l’amministrazione comunale si faccia dettare la linea dagli occupanti abusivi. Il Sindaco venga a riferire in aula su quanto sta accadendo e prenda i dovuti provvedimenti per ridare dignità e rispetto all’istituzioni che rappresenta e a tutti quei cittadini romani che rispettando le regole sono ancora in attesa di un alloggio popolare. Quanto accaduto getta un’ombra sulla libertà di determinarsi da parte del centrosinistra capitolina che a quanto pare si fa dettare le regole da chi le regole ha deciso di non rispettarle.
L’assessore Andrea Tobia Zevi respinge invece tutte le accuse e annuncia querela contro Mario Giordano, il quale avrebbe consapevolmente pubblicato una chat manipolata senza confrontarsi con il diretto interessato: