Quando torna Jovic. La Fiorentina rischia di perdere il suo centravanti serbo, che avrebbe dovuto essere in ritiro con la sua nazionale ed invece si trova fermo ai box.

Quando torna Jovic dall’infortunio? Ecco il comunicato della Serbia

L’attaccante della Fiorentina Luka Jovic aveva già saltato l’ultima partita della Viola – vinta in casa contro il Lecce – prima della sosta per le Nazionali a causa di una sindrome influenzale, ma aveva ugualmente risposto alla chiamata della selezione serba, nella speranza di poter recuperare. Nel frattempo la situazione del centravanti non è migliorata e la decisione è stata quella di lasciare il ritiro della nazionale serba. Sicuramente è ancora presto per sapere esattamente i suoi tempi di recupero, ma si possono avanzare delle ipotesi in relazione alla nota ufficiale diramata dalla Federazione Serba:

A causa della temperatura corporea elevata e dopo un’accurata visita medica durante l’esame, a Luka Jović è stata diagnosticata un’infiammazione virale degli organi respiratori, a causa della quale, con una terapia adeguata, dovrà riposare per i prossimi 5-7 giorni e non sarà disponibile per l’allenatore Dragan Stojković per le prime due partite di qualificazione per l’Europeo contro Lituania e Montenegro“.

Il comunicato risulta essere molto chiaro: Jovic non prenderà parte alle gare della nazionale e dovrà assolutamente rimanere a riposo. Quello che però non è specificato è se dovrà subito tornare nel capoluogo toscano per curarsi. Quello che al momento apprendiamo da Firenzeviola, è che non è previsto al momento il ritorno in Italia, almeno non nell’immediato. L’ipotesi che possiamo formulare è di sette giorni per riprendersi dalla forma virale, che sembra aver preso forma in maniera abbastanza aggressiva.

Le parole di Vincenzo Italiano

Passando alla condizione generale della viola, il tecnico Italiano ha parlato in conferenza stampa dopo la gara giocata al Franchi contro il Lecce: “Dobbiamo continuare con questa mentalità, tutti coinvolti nelle competizioni che ci vedono protagonisti. Ad aprile avremo tante partite, sarà dura. Tutti devono stare pronti perché può accadere di tutto. Vedo la voglia di non subire più con leggerezza alcuni episodi. Tra i ragazzi c’è il giusto spirito, tutti ripiegano e tutti hanno voglia di non subire più gol. Questo è lo spirito che ci servirà alla ripresa. Saranno un aprile e un maggio di fuoco. Siamo in corsa per tre competizioni, bisogna pensare ad andare forte. (…) Avevamo quattro/cinque ragazzi che purtroppo non hanno recuperato e non potevano essere della partita. Sarebbe stato una forzatura mandarli in campo. Jovic non stava neanche in piedi. Cabral non volevamo rischiarlo per non andare incontro a infortuni. Dodò in questo momento è un valore aggiunto“.