Fiorella Mannoia è intervenuta a ‘Le iene‘, con un monologo sulle persone bisognose, con cui si è rivolta agli italiani, affinché possano donare per aiutare milioni di persone che in Africa stanno combattendo con la più grande crisi alimentare degli ultimi 40 anni: “Se non volete donare per altruismo, fatelo per egoismo: o aiutiamo davvero queste persone, o milioni di persone in fuga busseranno alla nostra porta implorandoci di poter vivere“.
Esprimendo il suo pensiero, volto a coinvolgere il pubblico da casa, la Mannoia ha parlato della raccolta fondi contro la crisi alimentare in Africa promossa da AMREF (Amref Health africa – Africna Medical and Research Foundation). Nella puntata di questa sera di martedì 22 marzo 2023, la celebre cantante ha citato la storia di due donne, Suzan e Salo, che come altre milioni di donne non riescono a garantire un posto ai propri figli. La cantante italiana spera che il suo messaggio, mandato in onda su Italia 1, possa incitare gli italiani a donare per aiutare tutte le persone che oggi si trovano in difficoltà.
Fiorella Mannoia, il monologo sull’Africa a ‘Le Iene’
Ecco l’emozionante monologo interpretato da Fiorella Mannoia a ‘Le Iene‘:
“Questa è la storia di Suzan, che da due anni non manda i figli a scuola perché non se lo può più permettere. Non li cura in ospedale, perché non si può permettere il biglietto dell’autobus. Neppure la farina può più comprare: il prezzo è schizzato alle stelle dopo la guerra in Ucraina, e allora passa le giornate così, inghiottendo un goccio d’acqua, pregando di sopravvivere. È la storia di Salo, che, dice, una siccità così non l’ha mai vista in vita sua. C’è da crederle, perché non c’è mai stata. I suoi cammelli e le capre sono morti di caldo, di sete, di fame, e neppure lei adesso sa cosa mangiare. E se non mangia, non può allattare i figli. È la storia di 140 milioni di persone che in Africa affrontano la più grande crisi alimentare degli ultimi 40 anni. Muoiono di fame per le conseguenze dei conflitti, ma soprattutto dei cambiamenti climatici. L’Africa è il continente che ne soffre di più, anche se emette meno gas serra di tutti. L’Africa paga il prezzo più salato delle nostre scelte sbagliate. Ma può anche beneficiare di quelle giuste. Come una donazione per la campagna di AMREF “La fame non è un gioco”. Pochi euro possono salvare la vita a più 315.000 persone. Pochi euro sono un vaccino in Sudan, un nuovo abbeveratoio in Etiopia, un pasto in Burkina Faso, un aiuto concreto alle persone più fragili al mondo. Se non volete farlo per altruismo, per loro fatelo per egoismo, per voi: o aiutiamo davvero queste persone “a casa loro” come recita uno slogan abusato e cinico, o dovremo fare i conti con centinaia di milioni di uomini, donne e bambini in fuga da una casa che abbiamo solo contribuito a rendere invivibile, che busseranno alla nostra porta implorandoci di concedere quello che è solo un loro diritto: vivere“.
La musicista ha chiesto alla società di assumersi le proprie responsabilità collettive, sia dalla punto di vista umano, sia da quello razionale. Dopo aver spiegato l’impatto terribile e le conseguenze tragiche che le crisi di sistema hanno sulle singole vite, Fiorella Mannoia ha invitato i telespettatori a fare quello che ognuno può, perché anche con poco, si possono aiutare persone che non hanno le stesse nostre possibilità. Per lei, è importante che tutti si interessino a tale argomento, al fine di trovare una giustizia economica e sociale su scala mondiale. Donare anche la minima cifra, può offrire grandi benefici per chi non ha nulla.