Quanto penalizza la quota 103? Quanto prenderò di pensione a 62 anni con Quota 103? La pensione anticipata Quota 103 permette ritirarsi dal lavoro prima di perfezionare i requisiti per la pensione di vecchiaia.

In termini pratici, si tratta di anticipare l’uscita dal lavoro di circa 5 anni. Infatti, per il 2023 il requisito anagrafico ordinario rimane a 67 anni, per diverse esigenze dei contribuenti prima di raggiungere l’età pensionabile interessa sapere quanto si prende di pensione con Quota 103. Per rispondere alle tante domande ci avvarremo di esempio pratici.

In pensione a 62 anni con 41 anni di contributi si può fare solo con Quota 103?

Per rispondere a questo quesito analizzeremo nel dettaglio diverse possibilità. La prima porta alla pensione di vecchiaia, poi alla pensione anticipata ordinaria e, infine, verso l’uscita con la formula pensionistica Quota 103.

Oltretutto, esiste un elemento cardine particolarmente rilevante per la misura Quota 103 e per la pensione anticipata ordinaria e presuppone la continuazione nel versamento della contribuzione, in misura medesima all’ultimo imponibile, senza considerare la soluzione di continuità, come spiegato da consulentidellavoro.mi.it.

Un elemento non particolarmente significativo per la pensione di vecchiaia.

Pensione Quota 103: ecco i requisiti e le condizioni della misura

La pensione Quota 103 è un trattamento previdenziale regolamentato dall’articolo 1, comma 283, Legge numero 197/2022. L’INPS rilascia il trattamento economico laddove risultano perfezionati, entro il 31 dicembre 2023, diversi requisiti tra cui:

  • età anagrafica di 62 anni;
  • un’anzianità contributiva pari a 41 anni, di cui almeno 35 anni di versamenti devono risultare al netto dei periodi di disoccupazione, malattia e infortunio.

Il legislatore ha previsto per il requisito contributivo il regime di cumulo, per questo per perfezionare tale criterio è possibile sommare la contribuzione accreditata nelle casse amministrate dall’INPS. Nello stesso modo, tale norma non trova la sua applicazione per quanto riguarda i contributi presenti nelle casse di categoria.

L’importo della pensione anticipata Quota 103, fino alla pensione di vecchiaia, deve risultare di un valore non più alto di 5 volte il trattamento minimo

Differenze pensione anticipata ordinaria e pensione di vecchiaia

Per i lavoratori iscritti presso l’Ente nazionale della previdenza sociale all’INPS, si applicano le disposizioni contenute nella legge Fornero, per il rilascio di trattamenti economici non agevolati, quali:

  • pensione anticipata ordinaria si ottiene quando si maturano  42 anni e 10 mesi di contributi per gli uomini, 41 anni e 10 mesi per le donne, a cui si applica una finestra mobile di 3 mesi;
  • pensione di vecchiaia si ottiene quando il lavoratore matura 20 anni di contributi e 67 anni di età, a cui si aggiunte un importo pensione pari 1,5 volte l’assegno sociale, se applicato il calcolo contributivo.

Quanto prenderò di pensione con Quota 103?

Per rispondere a questa domanda ipotizziamo di trovarci dinanzi a un lavoratore nato nel 1960 che ha raggiunto 63 anni di età con 41 anni e 10 mesi di contributi. Il cui ultimo imponibile corrisponde al valore pari a 134 mila euro.

Ad esempio, il valore lordo della pensione Quota 103 sarebbe pari a 2.800 euro, mentre il valore netto coincide con 2.000 euro, con decorrenza dal 1° giugno 2023.

Per la pensione anticipata ordinaria il valore lordo sarebbe pari a 5.200 euro, mentre il valore netto coincide con 3.400 euro, con decorrenza dal 1° aprile 2025.

Per la pensione di vecchiaia ordinaria il valore lordo sarebbe pari a 6.300 euro, mentre il valore netto coincide con 4.100 euro, con decorrenza al 1° gennaio 2028.

 La penalizzazione rilevata nella pensione Quota 103 è dovuta al mancato versamento contributivo (circa 4 anni e mezzo), rispetto alla pensione di vecchiaia o pensione anticipata ordinaria, per cui si subisce una penalizzazione sull’assegno pensione descritto sopra nella diversificazione degli importi.