Bufera sulla Metropolitan police nel Regno Unito. “Istituzionalmente razzista, sessista, omofoba”. Questo il quadro che emerge sulla Met, la forza dell’ordine più importante della Gran Bretagna.
Uk, la Met distrutta da un rapporto
“La Met non ha protetto le sue dipendenti donne o membri del pubblico dagli autori di abusi domestici della polizia, né da coloro che abusano della loro posizione per scopi sessuali”.
Questa è solo una parte di ciò che si legge nel rapporto di 363 pagine di Louise Casey, pubblicato martedì. La più grande forza di polizia della Gran Bretagna è stata colpita da una serie di scandali negli ultimi anni. Alle prese con una crescente crisi di fiducia, la polizia metropolitana ha chiesto ed incaricato Louise Casey, membro della Camera dei Lord britannica, (e che ha lavorato per anni nell’assistenza sociale), di condurre un’indagine indipendente sulla sua cultura istituzionale e sui suoi standard di comportamento. Secondo il rapporto, “l’assenza di vigilanza” ha fatto sì che “comportamenti predatori e inaccettabili siano stati lasciati prosperare”. Il razzismo si è diffuso all’interno della Met, con fenomeni di discriminazione che risultano essere “spesso ignorati” e con indagini interne che vengono rivolte soprattutto contro “agenti di colore, asiatici e appartenenti a minoranze etniche”.
Un omicidio apre l’indagine
Il rapporto, redatto da Louise Casey, è stato commissionato in seguito all’omicidio di Sarah Everard, 33 anni rapita e uccisa a Londra mentre tornava a casa a piedi, da parte dell’agente Wayne Couzens. Membro proprio della Met. La revisione ha anche rivelato che una cultura del bullismo e della discriminazione è stata “incorporata nel sistema”, con il 22% degli agenti che afferma di essere stato personalmente vittima di bullismo, lasciando gli agenti in prima linea demoralizzati e delusi dai loro leader. Il rapporto Casey ha rivelato che un ufficiale musulmano aveva la pancetta infilata negli stivali all’interno del suo armadietto, un ufficiale sikh si era tagliato la barba e un altro aveva il turbante messo in una scatola da scarpe. Il rapporto descriveva una cultura in cui parlare apertamente non era il benvenuto: ufficiali di minoranze etniche che hanno imparato a proprie spese, con dure conseguenze per se stessi e per la loro carriera.
Uk, donne della Met vittime di molestie
A questo si aggiungono le difficoltà delle poliziotte e del personale femminile nel dover affrontare abitualmente fenomeni di “sessismo e misoginia”. Le donne, dentro e fuori le forze dell’ordine intervistate, hanno descritto una serie di abusi e molestie sessuali da parte degli agenti di polizia. Una giovane ufficiale donna ha raccontato di essere stata ripetutamente aggredita al lavoro e di pattuglia da un collega più anziano, che ha detto di averla costretta a sedersi sulle sue ginocchia, toccarla e spogliarla, mentre le feriva deliberatamente le braccia. In un’occasione si sarebbe addirittura masturbato davanti a lei. Dopo aver denunciato l’abuso tuttavia, il caso è stato archiviato. Nelle pagine si approfondisce il tema e si sottolinea come “più volte, chi si lamenta non viene creduto e non riceve il necessario supporto”. In alcuni casi, addirittura, “queste stesse persone si ritrovano ad affrontare contro-denunce da parte degli accusati”.