Cina calo matrimoni app Stato. Matrimoni in calo, la Cina prende provvedimenti. Lo scorso anno le celebrazioni sono calate sotto i 12 milioni (11 milioni e 600 mila), cosa mai successa prima. Per questo il Governo ha deciso di cercare di risolvere il problema e, tra le altre iniziative, nella Cina Orientale precisamente a Guixi, è stato ideata un’app in grado di accoppiare gli utenti in base a diverse caratteristiche di ognuno. Insomma, bisogna tornare ad accoppiarsi, e così il governo ha deciso di dare una spinta ai cittadini, tanto da scatenare anche la reazione di alcuni di loro. Il social nazionale, Weibo, ha raccolto diverse lamentele di altrettanti utenti che avrebbero ‘accusato’ chi comanda di voler spingere le persone, ‘A riprodursi come maiali’, ha scritto qualcuno. Nascondendo tutto dietro il romanticismo degli incontri al buio, ci sarebbe per molti l’obiettivo di far crescere le nascite, in calo in questi anni come mai successo prima. Così come è sceso il tasso dei matrimoni, diminuito notevolmente negli ultimi dieci anni. Nel 2021 si sono sposate solo 5,4 coppie ogni 1.000 abitanti, meno di quanto sia successo negli Stati Uniti dove la media è sei. Così a Guixi, una città di 640.000 abitanti nello Jiangxi, è stato lanciato un servizio di matchmaking sponsorizzato dallo Stato. L’app si chiama “Palm Guixi” e praticamente organizza appunto, incontri al buio. Lo ha riferito il quotidiano statale China Youth Daily venuto a conoscenza dell’indiscrezione.

Calano i matrimoni e in Cina temono calo di nascite, arriva l’app dello Stato per favorire gli incontri

L’applicazione sarebbe una specie di Tinder che utilizza i dati inseriti degli utenti e, attraverso alcuni test, accoppia coloro che, per qualche motivo misterioso, sembrano maggiormente compatibili. In realtà quello dell’App, non è l’unica idea partorita dallo Stato, per incentivare le persone a sposarsi. In altre zone nello Jiangxi, i governi locali starebbero organizzando eventi per far socializzare le persone. Incontri di gruppo, di persona, senza intermediazioni di nessun genere, per cercare di aiutare i single a conoscere la propria anima gemella. Un incontro di gruppo, ad esempio, è stato organizzato nel parco Ruizhou Fuya. 100 single hanno partecipato a una grande festa dove, vestiti con gli abiti tradizionali, hanno potuto conoscersi l’uno all’altro entrando in contatto con “la profondità della cultura cinese”.

Cina stop alle restrizioni sulle nascite, incentivi per le coppie che vogliono avere figli

I matrimoni sono in calo e inevitabilmente calano le nascite. In Cina è un fenomeno praticamente sconosciuto e a quanto pare che non va già al Governo. Da qui arrivano tutti gli sforzi fatti per cercare di superare il problema. Il numero di sposati, si diceva, è calato a 11,6 milioni l’anno scorso, quasi 700.000 in meno rispetto all’anno precedente. Inevitabilmente di riflesso crollano i nuovi nati. Sono lontani i tempi in cui la Cina doveva mettere un limite massimo di figli concessi per ogni coppia. Come la politica del figlio unico, che è stata una delle politiche di controllo delle nascite attuata proprio nel paese orientale, dal governo, nell’ambito della pianificazione familiare per contrastare il fortissimo incremento demografico del paese. E così lo scorso febbraio, la provincia dello Sichuan ha rimosso le restrizioni sulla registrazione delle nascite secondo cui solo le coppie sposate potevano iscrivere ai registri i neonati. Mentre alcune province hanno offerto agli sposi un congedo retribuito per incentivare i matrimoni. Nella provincia dello Zhejiang invece lo Stato offre un’assicurazione sanitaria e un rimborso di 3.000 yuan (413 euro) per i trattamenti di fecondazione in vitro. La politica del figlio unico è stata revocata nel 2016, ma oggi la popolazione deve affrontare un altro problema che impedisce di mettere su famiglia: il costo della vita. Il quotidiano The Guardian ha riportato uno studio dell’Accademia delle scienze sociali di Shanghai che traduce la difficoltà in numeri. Nel 2022, il costo per crescere un figlio in un’area urbana è circa 630.000 yuan (80.966 euro) dalla nascita fino ai 17 anni, le famiglie a basso reddito, inferiori a 50.000 yuan (6.747), spendono oltre il 70% dei loro guadagni per un figlio.