Dopo lunghe ore di colloquio si è concluso il vertice tra l’ospite speciale al Cremlino, il presidente cinese Xi Jinping, e il suo omologo russo Vladimir Putin: il climax dell’incontro è stato raggiunto con la firma di un accordo per lo sviluppo economico tra Cina e Russia, con valenza fino al 2030.

Al termine del summit, i due leader hanno firmato una dichiarazione congiunta al Cremlino dove, tra le altre cose, hanno aperto alla risoluzione della “crisi ucraina” attraverso “colloqui di pace“. Lo ha riportato su Twitter la portavoce del ministero degli Esteri di Pechino, Hua Chunying.

La Russia ribadisce il suo impegno per la ripresa dei colloqui di pace il prima possibile, cosa che la Cina apprezza.

Lo stesso Putin ha aperto a tale ipotesi, spendendo parole lusinghiere anche sul piano di pace proposto dalla Cina ma continuando a mostrare una certa reticenza nei confronti di un epilogo immediato della guerra.

Crediamo che molti punti del piano di pace proposto dalla Cina possano servire come base per una soluzione pacifica, quando saranno pronti in Occidente e a Kiev, ma al momento non vediamo una tale disposizione da parte loro. L’Occidente ha deciso di combattere la Russia non a parole ma nei fatti. Se inizierà a usare armi con componenti nucleari, la Russia sarà costretta a reagire.

Termina incontro tra Xi e Putin, il presidente russo: “Rapporti tra Pechino e Mosca al livello più alto della storia”

Particolarmente apprezzata dalla Russia, secondo la portavoce di Pechino, è stata “la posizione obiettiva e imparziale della Cina sulla questione ucraina”. La richiesta congiunta di Cina e Russia è quella di “fermare tutte le mosse che portano a tensioni e al protrarsi dei combattimenti per evitare che la crisi peggiori o addirittura vada fuori controllo“.

Poi, le parti si riferiscono neanche troppo velatamente a “sanzioni unilaterali non autorizzate dal Consiglio di Sicurezza dell’Onu”, alle quali Cina e Russia “si oppongono”: per risolvere la crisi ucraina è importante dunque “rispettare le legittime preoccupazioni di sicurezza di tutti i Paesi, prevenire scontri tra blocchi ed evitare di alimentare il fuoco”. Il “dialogo responsabile è il modo migliore” per raggiungere le soluzioni più adeguate.

Il presidente russo Vladimir Putin ne ha poi approfittato per elogiare le relazioni “speciali” tra Pechino e Mosca, che costituiscono una solida dimostrazione di unità nei confronti dell’Occidente. I due documenti congiunti siglati con Xi Jinping “riflettono pienamente la natura speciale delle relazioni russo-cinesi, che sono un modello di genuina partnership e interazione strategica e sono segno che il nostro rapporto è al livello più alto della storia“, ha detto il capo del Cremlino alla stampa.